L’UOMO IN PIU’ – Impossibile rinunciare a Callejon

Callejon, Napoli-Bologna
Callejon, Napoli-Bologna © Getty Images

E’ stato uno dei protagonisti della vittoria di ieri, con tanto di gol classico col taglio sul secondo palo. Un marchio di fabbrica per Josè Maria Callejon e per il Napoli di Maurizio Sarri. Lo spagnolo ha sbloccato una partita che stava diventando parecchio complicata ieri al Dall’Ara. Il Bologna di Donadoni non era affatto quello della scorsa stagione ed aveva messo in campo individualità migliori rispetto al 7-1 dello scorso febbraio, oltre a grinta e motivazioni. E gli azzurri se ne sono accorti nel primo tempo, quando i felsinei hanno vissuto il loro momento migliore riuscendo a creare almeno tre situazioni pericolose dalle parti di Reina.

Tutto grazie anche ad un Napoli che ha faticato più del dovuto ad ingranare, con gli attaccanti rossoblu a pressare sistematicamente Jorginho. In questo modo la principale fonte di gioco della squadra partenopea è risultata spesso bloccata. Ma Sarri ha saputo avere pazienza, riuscendo ad aggiudicarsi la posta in palio nel secondo tempo, come del resto già il Napoli aveva fatto due settimane fa contro l’Atalanta.

Napoli, Callejon ha dimostrato ancora una volta di essere insostituibile

E nel successo maturato nell’ultimo quarto dell’incontro, Callejon ha fatto capire ancora una volta di essere troppo prezioso. Non solo per il gol, ma anche per la sua straordinaria capacità di saper coprire il campo nel migliore dei modi in più posizioni: sul finale del primo tempo lo abbiamo visto agire tranquillamente da terzino destro per ovviare alla momentanea assenza per infortunio di Chiriches, poi sostituito da Albiol. In quel frangente era stato Hysaj a fare posto allo spagnolo scalando in mezzo.

E poi Callejon si è concesso qualche escursione a sinistra oltre a macinare come sempre chilometri avanti ed indietro. E sempre conservando grande lucidità: a tu per tu con Mirante è stato freddo ed implacabile, e ha messo il match su binari favorevoli. Le news Napoli giustamente lo incensano il giorno dopo, al pari di Lorenzo Insigne, che si è scrollato di dosso colpe non sue ingiustamente attribuitegli in Nazionale.

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