KICKOFF – I retroscena della disfatta dell’Italia

Ventura
Ventura © Getty Images

È passata una settimana dalla mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale. Gli azzurri non voleranno la prossima estate in Russia, cosa che non accadeva da quasi 60 anni. Il primo capro espiatorio, ovvero il commissario tecnico Gian Piero Ventura è stato già fatto fuori con l’esonero arrivato in settimana; quest’oggi ci sarà un vertice in Lega per programmare il futuro, Tavecchio non sarà dimissionario ma qualcosa all’interno del dibattito potrebbe portare il presidente della FIGC a lasciare. Nel corso di “Sky Calcio Club”, sono stati svelati alcuni retroscena che hanno portato alla disfatta della Nazionale Italiana.

Italia, Ventura e l’ossessione spia

Il giorno della vigilia della gara di ritorno contro la Svezia, il CT Ventura è stato protagonista di alcune gesta che hanno scosso l’ambiente. In primis, la Nazionale aveva una chat di gruppo dove si tenevano in contatto ma anche dove il commissario tecnico dava avvisi relativi agli allenamenti e le riunioni; in quell’occasione, scrisse anche la formazione che sarebbe scesa in campo il lunedì sera. Undici titolare identico a quello mostrato dai giornali e dalle televisioni. Ventura pensò allora che ci fosse una talpa all’interno del gruppo e al pranzo di domenica si confrontò con il suo staff chiedendo ad ognuno chi secondo loro fosse la talpa; richiesta che turbò non poco tutti i presenti.

I calciatori si riuniscono senza Ventura

Inoltre, dopo la partita contro la Macedonia (terminata 1-1) i calciatori azzurri si riunirono a Torino senza il CT per decidere di cambiare marcia ma non hanno mai deciso la formazione come spesso si è detto. A quel punto l’ex allenatore del Torino chiede a Buffon di difenderlo pubblicamente, cosa che il portiere della Juventus si rifiuta di fare.

Ventura si scaglia contro i senatori

Il culmine si ebbe dopo la partita di andata con la Svezia quando Ventura si sfogò contro i senatori dichiarando: “Siete stati bravissimi a fare quella riunione, ora fatela voi la formazione”, tirando in ballo una questione relativa a tempo addietro. A quel punto, tanti calciatori hanno raccontato che non sapevano se avessero incontrato nuovamente il CT in allenamento o se lo avessero ritrovato direttamente allo stadio il lunedì successivo.
Un clima tesissimo quindi in casa azzurra che ha portato poi a dover dire addio al Mondiale.

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