NON SNOBBATE LA CHAMPIONS – Napoli, tre buoni motivi per proseguire il cammino fra i “grandi”

champions conferenza ©Getty Images

 

Poche ore alla sfida con lo Shakhtar ed il chiodo fisso nella mente dei tifosi è sempre lo stesso: è giusto preferire il campionato alla Champions League? Farne un discorso semplice vorrebbe dire non guardare la reale complessità del dilemma. È certamente realistico però pensare che il Napoli dovrebbe preferire il campionato perché in grado di vincerlo, così come non sarebbe con il massimo torneo europeo. Oltre alla possibilità di vincere o meno però, è difficile trovare un buon motivo per snobbare in qualche modo la Champions. Ci sono invece almeno tre ottimi motivi per tenerla debitamente in considerazione e non lasciarsela scappare. Vediamoli.

Il Napoli in Champions: introiti e appeal internazionale

Il primo punto da analizzare è certamente quello degli introiti provenienti dalla Champions League. Il Napoli senza ottavi rinuncerebbe a circa 30 milioni tra botteghino, premi e marketing, un bel gruzzolo per un club che vive di autofinanziamento come quello azzurro. Da non sottovalutare però, è anche l’appeal internazionale che il club acquisirebbe con i futuri calciatori se riuscisse ad affermarsi per un altro anno tra le migliori d’Europa. Non è raro infatti vedere in sede di mercato calciatori preferire altri lidi a quello napoletano, e la differenza non sempre sta nell’offerta economica ma più nell’offerta storica della società. E allora perché non provare ad aumentare la propria desiderabilità? Sarebbe più facile a parità di condizioni portare un Campione (la maiuscola è voluta) all’ombra del Vesuvio.

Il Napoli fuori dalla Champions: l’Europa League avrebbe lo stesso “problema”

Se la Champions League è considerata un problema, figuriamoci sua sorella minore Europa League. Maledetta per il Napoli dalle notti con il Dnipro, affrontare dai sedicesimi lunghe trasferte con partite al giovedì sarebbe un problema serio. In passato è stata terra di Edu Vargas ed i suoi amici: ovvero luogo per far giocare chi in campionato si vedeva poco, o proprio mai. Allora potrebbe essere proprio questo l’aspetto positivo? Consentire a chi non riesce ad entrare stabilmente nelle rotazioni di trovare il proprio spazio? Forse sì, ma non nel nostro caso. Il perché è spiegato dalle carenze numeriche imposte dagli infortuni in ruoli chiave. Sarebbe impossibile infatti consentire un riposo vero per tutti, e soprattutto in attacco, qualcuno dovrebbe fare gli straordinari con a disposizione poche ore per recuperare. Se dovessimo malauguratamente giocarla, ci sarebbe da scegliere se abbandonarla o provare a vincerla.

Il Napoli in Champions: vincere aiuta a vincere

Ultimo ma non meno importante è considerare la semplice e sempreverde equazione calcistica “vincere aiuta a vincere”, e farlo in Champions League donerebbe agli azzurri fiducia e consapevolezza per proseguire il proprio percorso sia in Europa che in Italia. Il fatto che la qualificazione non dipenda completamente dagli azzurri potrebbe alleggerire la mente dei calciatori e aiutarli nella conquista del risultato. Né il Napoli né Sarri possono permettersi un calo mentale a pochi passi dallo scontro diretto con la Juventus, per questo è importante dimostrare a tutti che il Napoli non si ferma e non si fermerà. Bisognerà convincersi che tutto è possibile con questo gioco, questo spirito, questa squadra. Perché è solo così che potranno temere Sarri e i suoi ragazzi ancora a lungo.

a cura di Claudio Pomarico

 

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