Torino-Napoli, attacco ancora a secco: la vittoria delle ‘soluzioni alternative’

Hamsik ©Getty Images

Riuscire a trovare una soluzione anche quando le critiche superano i risultati: questa la ricetta possibile per ritrovarsi. Ci è riuscito ieri il Napoli vincendo contro il Torino e Sarri ha avuto ragione. Dopo due gare in campionato senza riuscire a segnare (contro Juventus e Fiorentina), la squadra azzurra ha rialzato la testa. Lo ha fatto senza i suoi attaccanti, però, purtroppo ancora a secco, ma con le tanto sperate e attese ‘soluzioni alternative’. Se chi ha il compito di fare gol per un motivo o per un altro non riesce nel suo intento, tutta la squadra ha bisogno di reagire per tentare di andare in rete e vincere le partite. Contro il Torino ci ha pensato prima Koulibaly su calcio piazzato ad insaccare, poi Zielinski (vice Insigne per l’occasione) ed infine la prodezza numero 115 in azzurro di Hamsik. 

Hamsik ©Getty Images

 

Napoli, prima posizione in classifica e secondo miglior attacco in A

Finalmente la reazione dell’altro Napoli, quello di difesa e centrocampo, che nel momento del bisogno ha aiutato il reparto offensivo. Mertens non segna da 6 gare in campionato, così come il collega Callejon: entrambi fermi alle reti firmate contro il Sassuolo il 29 ottobre. Il belga ha poi realizzato un centro il 21 novembre contro lo Shakhtar. Insigne invece (ultimo gol il 18 novembre contro il Milan) è stato costretto a saltare Feyenoord e Fiorentina e ha avuto a disposizione solo pochi minuti ieri col Torino. Significativo come il Napoli, prima delle tre reti contro i granata, non segnava su azione proprio dal 21 novembre in Champions nella sfida con lo Shakhtar Donetsk quando ad andare in gol era stato Zielinski. A Udine e a Rotterdam le due reti provenivano, infatti, entrambe da calci da fermo. Nonostante le recenti amnesie, il Napoli resta comunque il secondo miglior attacco del campionato a quota 38 gol, alle spalle solo della Juventus. Con la prima piazza della Serie A conquistata, la strada da percorrere per gli azzurri è tutt’altro che in salita. Le soluzioni alternative si sono finalmente palesate e Sarri e il Napoli possono essere ora molto più tranquilli.

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