Napoli, dal patto del gruppo alla maturità della piazza: ecco l’unica richiesta a questo 2018

Esultanza Napoli © Getty Images

 

Uno degli snodi principali della stagione del Napoli avviene di certo prima del primo match ufficiale di serie A. Il riferimento è a quell’ormai famoso patto stipulato nello spogliatoio azzurro. Un accordo non scritto che ha portato tutti i titolari e non solo a non considerare offerte vantaggiose (basti citare l’ipotesi cinese per Mertens), con il solo obiettivo di fare la storia. Vincere uno scudetto da gregario altrove (Borriello vanta due scudetti e una Champions League), dov’è quasi la normalità, non consegnerà il proprio nome agli annali come trionfare in una città come Napoli, che attende il successo da 30 anni.

Il secondo grande snodo rappresenta invece l’atteggiamento mostrato dal pubblico, in buona parte maturato rispetto alle scorse passate. L’operazione non è ancora completa, ma l’eliminazione dalla Champions League ha messo in evidenza come il gruppo di Sarri abbia ormai fatto breccia nei cuori di molti.

Napoli, il sogno scudetto aiuta a curare ogni delusione

Lasciare la Champions League a causa di una singola gara sbagliata (la prima) fa male, ma forse più alle casse del club che al pubblico. I tifosi del Napoli si sono dimostrati maturi abbastanza da mandare giù l’amaro boccone, sapendo anche che il cammino della squadra si sarebbe probabilmente interrotto al turno successivo.

A tutti piace cullare un sogno, e quello Champions è di certo tra i più intriganti, ma la parola scudetto oggi non è più tabù ed è di certo molto più vicino alla realtà di quanto non sia stato negli ultimi anni. Il pubblico si rende conto della grande chance di trionfare dopo i fasti di Maradona e ha accettato con grande rapidità il primo fallimento della squadra, che potrebbe rifarsi in Europa League, data la qualità della rosa.

Gare come quella contro la Sampdoria, al di là dei costi ridotti, dimostrano come Napoli abbia voglia di seguire e vedere trionfare il suo Napoli, e la competizione prescelta è già stata scelta. Tutto il resto può essere perdonato, a patto però che venga rispettato quell’accordo di inizio anno, che non pretende di conquistare lo scudetto forzatamente, ma di lottare, come oggi avviene, fino all’ultima giornata di maggio. Se c’è qualcosa da chiedere al 2018, è che Napoli continui a non voltare le spalle al Napoli.

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