VAR, weekend da dimenticare: dalle polemiche di Napoli al braccio di Cutrone

Attaccante Napoli
Dries Mertens © Getty Images

Un weekend da incubo. Per gli arbitri, ma soprattutto per il VAR. Decisioni clamorose, che hanno scatenato enormi polemiche a partire dal sabato sera. Chievo-Juventus è il ritorno al gol di Higuain ma soprattutto sono le manette di Cacciatore, che l’arbitro Maresca ha fatto accomodare fuori dopo un colpo ricevuto e l’ingresso in campo dei sanitari. Polemiche su polemiche. Il rosso a Bastien e un presunto fallo di Asamoah in area juventina completano un arbitraggio piuttosto discusso, sebbene senza grossi episodi da VAR. Dove invece la tecnologia è stata chiamata direttamente in causa è a Napoli, il giorno dopo. Il dubbio fra coscia o braccio di Koulibaly e il fallo di Masina su Callejon sono gli episodi contestati. Silent-check dell’arbitro che assegna comunque il penalty, fra le proteste furibonde dei bolognesi e di Donadoni, che a fine partita parla di “rigore che si assegna solo alle prime 8 in classifica”.

Il VAR risolve, ma non del tutto: la differenza c’è

Ma non è tutto: il vero patatrac arriva fra Crotone… e Cutrone: in Calabria il gol regolarissimo di Ceccherini è annullato per fuorigioco dopo la review del VAR, così come la contestata espulsione di Pisacane e il penalty non limpidissimo dato ai crotonesi. A Milano poi la rete di braccio di Cutrone, che a quanto pare sarebbe stato convalidato perché non rivisto al VAR. In tempo reale, infatti, nessuno si è accorto di un possibile tocco di braccio e l’azione è andata avanti senza problemi. Le questioni sono certamente più chiare alla moviola post-partita. Con più tempo a disposizione e senza la concitazione del momento è più semplice giungere a una decisione, anche se non sempre. Infatti del presunto mani di Koulibaly e del fuorigioco di Mertens a Bergamo si parla ancora oggi, senza ancora venirne a capo. Insomma, gli errori sono tanti, ma gli arbitri non hanno – ancora – le inquadrature iper-tecnologiche del post-partita, e qualcuno ogni tanto potrebbe pure ricordarlo.

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