FRA LE RIGHE – Aurelio, permette una domanda? Qualche “ma” sull’intervista di ADL

Interviste fra le righe
Altra montagna, altro topolino. Dopo 28 giorni di mercato gattopardesco, terminato nel modo più inglorioso possibile, alla fine arriva anche il commento del presidente De Laurentiis. Dichiarazioni inaspettate, in un certo senso. Già, perché dopo ciò che è successo, soprattutto nell’ultima giornata al Melià, ci si attendevano dichiarazioni caustiche, bollenti, o comunque piccanti, in perfetto stile aureliano. Magari non una vera ammenda, a quella proprio non ci ha abituati, ma di certo qualcosa utile a definire meglio una situazione incresciosa, che merita ben più di una spiegazione come “era destino”. Con tutto il rispetto.

De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis © Getty Images

Le parole di De Laurentiis sul calciomercato Napoli e alcune domande rimaste inevase

“Sono rimasto deluso da Verdi perché mi aveva detto di sì, poi Branchini ci ha chiamati e ci ha detto che aveva cambiato idea”. Tutto giusto, per carità: da qui inizia il tracollo del calciomercato Napoli, da quando cioè Verdi cambia idea all’improvviso e fa saltare il banco. Il 16 gennaio. Fino a quel momento era giusto puntare tutto su un calciatore, per quanto avesse già lasciato intendere di non essere convintissimo, per di più con l’alternativa Politano già pronta per l’affondo. Ma poi? Poi è stato il caos, e ADL lo spiega così: “A un certo punto ho pensato di buttare un po’ di soldi dalla finestra, perché comunque il calciatore non ha le stesse qualità di Verdi e non può fare tre ruoli”. Poi Carnevali, la storia delle mail, delle 22.46 e di tutto il resto. E la chiosa, sconcertante: “Evidentemente non era destino che Politano venisse al Napoli“. Nessuna bugia, per carità, però tante, tantissime omissioni. Ma forse, chissà, bastava qualche domanda in più per avere un po’ di soddisfazione. Una su tutte: perché puntare su un solo calciatore per il “dopo-Verdi” quando era chiarissimo fin dall’inizio che il Sassuolo avrebbe fatto cose “misteriose” (per citare DeLa) per 15 lunghi giorni? Non era il caso, anche solo strategicamente, di far venire fuori altri nomi fin da subito, per non lasciare a Squinzi e Carnevali tutta questa libertà di tenere il Napoli al guinzaglio? E perché ridursi alle 22.46 per completare una trattativa che andava avanti dal 16 gennaio, quindi da oltre due settimane? Non ci si sente un po’ presi in giro, un po’… come dire… ingenui?

 

De Laurentiis e Sarri by Napolicalciolive.com
De Laurentiis e Sarri by Napolicalciolive.com

De Laurentiis e gli errori sul mercato: davvero la colpa è solo del destino?

Insomma, è colpa del destino, è colpa di Verdi, è colpa delle cavallette, ma in casa Napoli non c’è un solo responsabile di quanto è accaduto nell’ultimo mese. Questo è il succo delle parole che abbiamo ascoltato oggi da De Laurentiis nell’intervista a Premium Sport. Giuntoli tutto bene, la dirigenza tutto bene, la comunicazione tutto bene. Anzi, addirittura il mercato del Napoli (sul quale noi ci siamo già espressi) merita un bel 10: l’ha detto davvero. “Abbiamo comprato dei calciatori che avremmo voluto avere già da adesso, ma non per utilizzarli nell’immediato”. Così si sconfessa di fatto quanto detto a più riprese da Sarri nell’ultimo mese in merito al calendario fitto e al vice-Callejon. E a proposito di Sarri: “Mi dispiacerebbe se andasse via, ma non posso costringerlo a restare, se c’è una clausola ne prendiamo atto. Io la cancellerei volentieri”. Una storia che, visti i precedenti, suona sinistramente familiare. Chissà, magari bastava dimostrare di tenere in considerazione le opinioni dell’allenatore, o almeno ammettere di non aver tenuto fede alle promesse per via di qualche terribile sbaglio. Perché a fallire non c’è niente di male, l’errore vero è non rendersene conto.

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

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