Un po’ Maradona, un po’ Leo Messi. È così che il cantante e musicista argentino Horacio Demián Pertusi ha diviso il suo amore sconfinato per il calcio. Leader degli Attaque 77, storica band argentina, fino al suo scioglimento ed oggi con il gruppo Jauria, Pertusi è conosciuto in patria con il nome di «Ciro»: sembra, infatti, che negli anni scolastici avesse guadagnato una sufficienza solo nella lezione relativa a Ciro, Re di Persia, conquistandosi così il nomignolo dell’antico condottiero persiano.
Molti anni dopo quella storia, Pertusi è diventato fan di Maradona, il re di Napoli, per poi finire con l’ammirare anche Messi, definito dal musicista come una “Cometa di Halley a cui assistere”. Anche Leo, appassionato di musica, è fan del musicista. Da qui, dunque, deriverebbe il nome del terzo nascituro in casa della pulce argentina.
Ciro Messi fa già il giro del mondo, come papà Leo
“Baby Ciro”. Con questo messaggio ieri sera Messi aveva sorpreso tutti. Nessun riferimento a Napoli, a Immobile, nemmeno a Ciro Mertens, il belga ormai conosciuto così in città. Un legame con il Napoli, però, c’è: lo stesso Pertusi, infatti, da appassionato di calcio, ha seguito le gesta di Maradona durante tutto l’arco della sua carriera, anche e soprattutto negli anni dei trionfi in azzurro. Al Pibe de Oro gli Attaque 77 dedicarono anche una canzone: “El Francotirador”. Calcio e musica, intrecciate in una spirale artistica e in una scelta del nome che ha fatto subito sorridere: Ciro Messi è pronto a venire al mondo e a salutare mamma Antonella, papà Leo, i fratelli Thiago (5) e Mateo (2). Ma prima ancora di vedere la luce, il più piccolo dei Messi si è già preso le copertine di mezzo mondo, quasi come il papà.
