Napoli-Zurigo, Meret in conferenza: “Io inferiore a nessuno”

Meret in conferenza
Alex Meret ©Getty Images

Meret in conferenza – Il portiere azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa di presentazione di Napoli-Zurigo.

Non solo Carlo Ancelotti, ma anche un maturo Alex Meret ha presenziato la conferenza stampa di presentazione di Napoli-Zurigo, match in programma giovedì alle 18.55 valida per la qualificazione alla fase ad ottavi di Europa League. Il giovane portiere azzurro ha parlato così: “Dopo un inizio non facile adesso sto trovando sempre più fiducia e consapevolezza nei miei mezzi, sono a buon punto”. A proposito dell’alternanza con Ospina ha dichiarato: “Sia da Ospina che da Karnezis non posso che imparare. Questa alternanza fa bene a tutti per farci trovare sempre pronti. Vestire la maglia azzurra è un orgoglio, penso a far bene a Napoli per arrivare anche in Nazionale. Fa piacere essere considerato un prodigio. Tutte queste cose non devono mettermi pressione o rischio di non lavorare tranquillo. C’è ancora molto lavoro da fare e cercherò di affrontare ogni partita al meglio senza troppi condizionamenti esterni”.

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Meret in conferenza: “Devo migliorare con i piedi”

“Devo migliorare in tutti gli aspetti – ha continuato il numero 1 del Napoli – sicuramente nel gioco coi piedi. Devo essere più rapido e devo avere più coraggio sulle uscite alte, ma ovviamente anche sugli altri aspetti devo migliorare”. Sul paragone con Donnarumma, altro giovane prodigio della porta italiana, ha chiarito senza peli sulla lingua: “Lui è avvantaggiato perchè gioca da anni in Serie A. Sono consapevole delle mie qualità, ma non mi sento inferiore. Cercherò di dare sempre il meglio, poi saranno gli allenatori a decidere chi è il migliore e chi deve giocare e chi no”. Infine, parlando della città campana e sul suo ambientamento in squadra, ha detto: “Di Napoli città mi ha colpito il clima,qua non ho mai sentito freddo. Poi il cibo, magio dalla pizza alla carne al pesce. Nella squadra ho trovato un grandissimo gruppo, sano in cui c’è molto rispetto e coesione. Questo è quello che mi ha colpito di più”.

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