Insigne: “Mi scoccia fare il secondo posto, a 28 anni difficile dire no a certe offerte”

Lorenzo Insigne ribadisce il proprio impegno assoluto per il Napoli: “Da capitano e napoletano tutti si aspettano di più da me”, ma poi sottolinea due cose che possono avere il loro peso in futuro.

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Lorenzo Insigne parla di Napoli e del futuro © Getty Images

Dopo Alex Meret, che ha rilasciato parole significative, anche Lorenzo Insigne ha rilasciato una intervista dai toni significativi. Il capitano del Napoli, a ‘Il Corriere dello Sport’ in edicola oggi ha confessato la propria volontà di voler provare una esperienza nuova un giorno. “Quando sei capitano, e per di più sei anche tifoso della squadra dove giochi e che rappresenta la città dove sei nato, la pressione è maggiore. Da te la gente si aspetta di più, e le responsabilità comunque sanno essere spesso da stimolo affinché le prestazioni offerte siano prossime all’eccellenza. Ma ci sono anche altre volte nelle quali possono portare soltanto effetti negativi. I calciatori non sono macchine ma esseri umani. Un periodo di calo può starci”. Poi la fatidica domanda: “Insigne si vede con un’altra maglia addosso in futuro?”. Lui risponde così: “Adesso non ci penso, ma sono conscio che in giro c’è gente che mi stima. Non esistono squadre interessate però, io devo solo pensare, mettendo da parte la modestia, che con il Napoli in questi anni ho fatto vedere a tutti di cosa sono capace”.

Insigne: “Non vincere e fare il secondo posto mi scoccia”

Molti ritengono che il fatto che Mino Raiola sia diventato il procuratore di Insigne sia avvenuto proprio per poter velocizzare un eventuale divorzio dal Napoli. “Non è così – afferma il numero 24 azzurro – e siete liberi di non crederci. Ma ritengo Raiola il miglior procuratore al mondo assieme a Jorge Mendes. Entrambi sono il non plus ultra, senza fare dietrologia. Io fino a quando starò al Napoli darò il 110% per la maglia e la mia intenzione è di rimanere a lungo. So però che, a 28 anni, potrebbe arrivare una grossissima offerta, di quelle irrinunciabili. Può capitare”. Poi un pensiero importante: “Mi scoccia arrivare sempre secondo e non trovare tra le mani un trofeo da conquistare. E la cosa dà fastidio anche ai miei compagni di squadra, nonostante sappiamo che il Napoli sia fortissimo e meriterebbe delle vittorie di prestigio”.

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