Esonero Ancelotti, perché Carletto ‘rischia’ di essere intoccabile

L’esonero può incombere davvero su Carlo Ancelotti? Perché il tecnico emiliano rischia di essere intoccabile. Scanso imprevisti

Esonero Ancelotti Napoli
Napoli, Ancelotti (Getty Images)

Un avvio di stagione quasi promettente e poi il tracollo. Il Napoli non vince da quattro partite di fila (cinque se contiamo anche l’1-1 con il Salisburgo) e continua a vivere un periodo di profonda crisi. E lo stesso Carlo Ancelotti sembra aver terminato lo sconfinato credito che l’anno scorso, invece, ammortizzava e quasi giustificava le piccole (ma rumorose) cadute del suo Napoli. La rivolta del San Paolo ha cambiato le carte in tavola, con la squadra che si è completamente scollata dal proprio tecnico. Prima tatticamente e poi ideologicamente. E lo zero a zero maturato contro il Genoa ha aperto a grossi e minacciosi presagi sul futuro del buon Carletto. L’esonero può essere davvero un’ipotesi per uno come Ancelotti? De Laurentiis può davvero prendere in considerazione l’idea di cambiare allenatore a stagione in corso? E soprattutto, se la stagione del Napoli resta ancora salvabile, il progetto tecnico ancelottiano può ritenersi anch’esso tale?

Esonero Ancelotti? No, Carletto rischia di essere intoccabile. Almeno in teoria…

I quesiti sollevati dal periodo di crisi sono seri e difficili da risolvere. Una cosa resta (plausibilmente) certa: Ancelotti rischia di essere intoccabile. E per un motivo abbastanza semplice: quello economico. Disfarsi a stagione in corso di un apparato tecnico come quello dell’emiliano, sarebbe una bella botta per De Laurentiis, che poi dovrebbe anche assumere un nuovo allenatore con nuovi collaboratori da integrare. Per quanto un esonero (forse) potrebbe risolvere inizialmente le incomprensioni che ci sono tra alcuni senatori e lo stesso Carlo Ancelotti, si correrebbe comunque il rischio di acuire ulteriormente lo stato di crisi azzurro.

Quello che spesso si tende a dimenticare in questo periodo così difficile per il Napoli, è che la stagione resta, comunque, largamente salvabile. Centrando (almeno) il quarto posto in campionato, disputando una grande Champions League e lottando per vincere la Coppa Italia, gli azzurri nobiliterebbero una stagione avviatasi con presupposti disastrosi. Lo stesso, però, non si può dire per il ciclo tecnico di Ancelotti, che invece sembra essersi già prematuramente esaurito. Almeno con l’attuale organico. La questione principale è l’ormai assodata incompatibilità tra lo zoccolo duro azzurro (esaltatosi con il calcio codificato di Sarri) e le idee del tecnico emiliano.

Un’incompatibilità che deve spingere De Laurentiis ad un altro, ultimo quesito, che potenzialmente può decidere il futuro stesso del suo Napoli: rifondare l’organico e continuare con Ancelotti, consegnandogli un gruppo adatto alle sue idee di calcio; oppure, rifondare il ciclo tecnico, affidando la gestione ad un allenatore capace di esaltare il materiale a disposizione? Chissà se ADL, come al solito, si affiderà al parere della monetina

 

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