Rigore Milik, Giuntoli è una furia: “Il VAR c’è per un motivo, è assurdo!”

Rigore Milik, il ds azzurro Cristiano Giuntoli si scatena ai microfoni di SkySport a causa del mancato utilizzo del VAR nell’episodio incriminato di Napoli-Lecce

Il Napoli perde 2-3 in casa contro il Lecce tra le polemiche, scaturite da un rigore negato agli azzurri su Arkadiusz Milik sul risultato di 1-2 per gli ospiti. Il ds azzurro Cristiano Giuntoli non ci sta, e ai microfoni di SkySport ha così parlato dell’episodio: “In campo s’è visto nettamente il tocco, poi l’arbitro ha evidenziato il fatto che Milik abbia accentuato. Ma ciò che chiediamo noi, visto che c’è il VAR, è di andare a rivedere. Questo non possiamo accettarlo. L’arbitro è convinto che si sia buttato. Ma il fatto che c’è un VAR che evidenzia il tocco deve portarti ad andarlo a vedere, è inaccettabile. Abbiamo già subito un sacco di episodi del genere, come con l’Atalanta. Nel calcio si può vincere e perdere, quello non è un problema, ci sono altre colpe e c’è il mister che parla di questo, non sta a me. A livello societario non possiamo accettare che ci sia un VAR e che l’arbitro non vada a rivedere l’azione. L’arbitro può sbagliare sul momento, ma essendoci il VAR non poteva non dare questo rigore. Milik sicuramente ha accentuato, ma è stato toccato e non poco”.

Giuntoli: “Obiettivi? Dobbiamo pensare a ritrovare equilibrio”

Dopo la sfuriata sul VAR, il ds del Napoli Cristiano Giuntoli ha poi parlato degli obiettivi azzurri per il prosieguo della stagione: “L’obiettivo più importante era quello di ripartire. Abbiamo fatto mezzora di grandissimo livello, creando tanto e non subendo niente. Dobbiamo ripartire. Dove possiamo arrivare non lo so, io intervengo solo per il VAR oggi. Abbiamo degli obiettivi, ma in questo momento dobbiamo ritrovare solidità ed equilibrio, che oggi abbiamo avuto per mezzora e non dopo, anche per la frenesia di recuperare. Ci siamo allungati, abbiamo concesso e fatto vedere dei nostri limiti. C’erano tanti calciatori fuori, quando rientrano è un problema perché all’inizio non sono al 100%. Dobbiamo ripartire dalle cose fatte”.

 

 

 

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