Ripresa Serie A, si va verso il 13 giugno, c’è la deadline: ma la Lega Pro non ci sta

Ripresa Serie A, sempre più probabile la ripresa il 13 giugno, ma il presidente della Lega Pro Ghirelli non ci sta, e sbotta

spadafora ripresa serie A
Pallone Serie A (Getty Images)

Il calcio professionistico riparte e ora c’è anche la deadline. Non si è decisa ancora la data ufficiale di partenza, anche se ormai sembra certo sia il 13 giugno, ma si conosce di sicuro la data limite per la chiusura della stagione. Entro il 31 agosto si chiude l’annata 2019/20, i campionati invece dovranno terminare entro il 20. Ripartono anche Serie B e Serie C, mentre si chiudono ufficialmente i campionati dilettantistici. Resta quindi da capire come si completeranno i campionati e come si riuscirà a conciliare il calendario italiano con quello europeo. Resta in piedi anche l’ipotesi playoff, ma è comunque un’ultima spiaggia qualora non fosse possibile completare normalmente il calendario di Serie A. Tutto deciso, quindi, o quasi. Adesso resta solo da sciogliere la riserva del Governo, col ministro Spadafora che continua a prendere tempo. Il 28 maggio, in corrispondenza con la scadenza imposta dalla Uefa, ci sarà la decisione definitiva dopo aver analizzato la curva di decrescita dei contagi. “L’Italia riparte, è giusto che riparta anche il calcio”, ha detto Spadafora, che ha comunque posto un freno alle certezze: se per il 28 maggio il coronavirus torna a far paura il calcio non ripartirà. Ma questa, al momento, sembra una ipotesi molto remota.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – Calciomercato Napoli, due rinnovi su tre: chi prende il posto di Milik?

Ripresa Serie A, la Lega Pro non ci sta: “Non siamo in grado”

Dopo la decisione del Consiglio Federale di far riprendere oltre alla Serie A anche la B e la C, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha dichiarato che non hanno i mezzi per far ripartire la Lega Pro: “Ciò che è stato detto nel Consiglio Federale non mi soddisfa per niente. Non siamo in grado di ripartire, c’è un motivo perchè ci sono Serie A, B e C, noi non abbiamo la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Per ciò che evince dal nuovo protocollo sarà ancora più dura per i nostri club, e la mia intenzione è quella di proteggerli tutti, non voglio sfidare nessuno.”

Impostazioni privacy