Ancelotti, la confessione inaspettata: “Ecco perché ho lasciato Napoli”

Carlo Ancelotti, ai microfoni di DAZN, torna a parlare dell’esperienza al Napoli. Cosa ha confessato a Diletta Leotta.

Carlo Ancelotti non dimentica il passato. Ora che insegue il Barcellona in Liga, con il Real Madrid, il tecnico di Reggiolo guarda l’Italia e la Serie A sotto un altro aspetto. Da semplice appassionato, ma l’uomo con la Penisola e il suo campionato non ha chiuso. Anzi, c’è tutto: stima, feeling e affetto.

Ancelotti e l'addio al Napoli, il retroscena
Ancelotti, la verità sul Napoli (ANSA – Napolicalciolive)

Ha deciso di andare a Madrid perchè era il momento giusto dopo una parentesi in Premier. La cavalcata sulla panchina dell’Everton l’ha portato a scegliere nuovamente i Blancos: “Sono tornato qui perchè amo questo club – disse – così come rispetterò sempre il Milan. Quando questo tipo di squadre chiama, bisogna rispondere presente”.

Ancelotti, perchè ho lasciato Napoli: tutta la verità

Un uomo convinto delle sue idee, Carlo Ancelotti, non poteva essere altrimenti: ha vinto ovunque. Nella storia grazie a tecnica e tattica. Non poteva essere altrimenti, forse un unico rimpianto. A Napoli, perchè non è andata? Glielo chiede Diletta Leotta nel corso della trasmissione “Linea Diletta” su DAZN.

Napoli, Ancelotti racconta l'addio
Addio partenopei, la verità sul divorzio (ANSA – Napolicalciolive)

Cosa non è andato in quel momento? Domanda secca e a bruciapelo. Il tecnico non si sottrae: “Io e il Napoli – ammette – abbiamo fatto la cosa migliore per entrambi. Chiudere. Quando perdi la fiducia nel tuo club e nessuno crede più nelle tue capacità meglio andare altrove. Una scelta consapevole per entrambi. Il lavoro di Spalletti si sta rivelando prezioso”.

La frattura con il club

Nessuna invidia, dunque, da parte di Ancelotti che – sempre con i partenopei – qualche dissapore l’aveva avuto. Principalmente con Gattuso: appena andato via Ancelotti litigò amaramente con quello che è stato un suo giocatore, diventato poi amico. Il problema furono delle dichiarazioni di “Ringhio” sullo stato del Napoli al suo arrivo.

Dichiarò di trovare una squadra non pronta, mettendo in dubbio il lavoro di Ancelotti, tutto in maniera velata. Non è sfuggito, però, a Carlo che troncò ogni rapporto. Le contingenze dello sport poi l’hanno portato a rincontrarlo quando Rino era sulla panchina del Valencia. Una stretta di mano appena.

Nient’altro. Ancelotti, dunque, conserva un bel ricordo di Napoli. Del Napoli meno e non è solo questione di punti di vista, ma anche e soprattutto di prospettiva: si poteva fare di più, ma non c’erano le condizioni. Il concetto è chiaro, una volta per tutte, dopo anni. Quando la storia possono continuare a farla entrambi, ma separatamente.

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