Le Pagelle di Napoli – Genoa, Pandev e compagni si mangiano il Grifone

 

Di Francesco Pugliese

L’imperativo per il Napoli era uno ed uno solo. Dimenticare la figuraccia interna contro la Roma e conquistare i tre punti. Pretese divenute realtà grazie ad un’ ottima prova corale dell’orchestra Mazzarri che  archivia la pratica genoana nei primi 45 minuti, andando al riposo con un sonoro 4-1. Tutti bravi e tutti finalmente strepitosi anche in campionato, dove una prestazione così mancava ormai da troppo tempo. 6-1 secco contro il malcapitato Genoa che regala al Napoli un natale sereno e ricco di motivazioni per i giorni futuri.Merita mensione d’onore Pandev, promosso a pieni voti nell’esame da vice Lavezzi. Giocasse sempre così, questo Napoli non avrebbe da precludersi alcuna meta.

De Sanctis 6,5 Al 9° quasi ipnotizza l’airone Caracciolo, che si era portato da solo al suo cospetto. Attento e reattivo in ogni frangente, non può nulla sulla pugnalata di Jorquera. E’ attento sul mancino di Jankovic in apertura di secondo tempo che avrebbe potuto riportare vigore agli affranti avversari.

Campagnaro 6 Non è ancora al 100%, ma gli spettri di Roma sembrano in cantina. La grande mole di gioco offerta da Maggio anche in fase di copertura, rende più sicuro l’operato di Hugo che chiude con un sorriso un grande 2011.

Cannavaro 6,5 Colpevole in occasione del gol di Jorquera, si fa perdonare al 29° quando evita al redivivo Pratto di riaprire la partita..E’ spesso costretto a sdoppiarsi sulle sovrapposizioni di Pratto e Caracciolo,lascia ai malcapitati poco, molto poco.

Fernandez 6 Al suo ingresso ormai il dado è tratto. Fefè fa il suo senza grandi grattacapi, mostrando grande attenzione sui movimenti difensivi richiesti dalla panchina.

Aronica 6 Appare leggermente stanco. Alterna interventi sagaci a dormite imbarazzanti che però non lasciano segni grazie ad un avversario atterrito prima ancora di cominciare.

Maggio 7 La pennellata con la quale serve il Matador per il vantaggio è degna di Matisse. Cavalca la fascia su e giù senza affanni quasi fosse una funicolare. Imposta e copre a tutto spiano. Sentinella

 Inler 6,5 Parte non certo lucidissimo. Le sue titubanze in mediana permettono al Genoa di conquistare metri fastidiosi nei primi minuti che avrebbero potuto ferire. La grande prova del gruppo però funge da medicina per lo svizzero che nel passare dei minuti ritrova tranquillità e geometrie regolari che accompagnano in fanfara la grande prova azzurra.

Gargano 7,5 Solito dinamico trottolino. Il suo pressing da mastino rallenta la manovra avversaria mandando i suoi in contropiede con grande facilità. In apertura di ripresa pare indemoniato. Dopo aver offerto un assist al bacio ad uno sciupone Cavani, fissa il punteggio sul 5 a 1 con un siluro prepotente offerto da Hamsik.

Dzemaili 6,5Entra quando la partita è già in ghiaccio, ma ci mette tanto carattere. Accompagna Inler in fase di costruzione e quando può tenta l’’affondo.

Zuniga 7 Quando è messo sulla mancina fatica.  Perde di coraggio e per trovare spazio sul destro spesso cade in errore.Ha però una marcia in più e il povero Rossi spesso va in affanno. Il gol che fissa il punteggio sul 6 a 1 è da urlo:Palla a giro sotto la traversa che lascia basito il povero Frey.

Hamsik 7,5 Prestazione maiuscola per ‘Marekiaro’. Anello di congiunzione tra centrocampo ed attacco, offre continui inserimenti che mandano al manicomio la retroguardia dei grifoni. Pecca di altruismo nel primo approccio all’azione del raddoppio. Poi recupera il rimpallo e con una rasoiata mancina anestetizza l’incontro in occasione del 2-0. Dispensa primizie da genio come dimostra l’assist al cognato Gargano.Ha messo a posto la cresta.

 Pandev 8Vero e proprio Pandemonio. Ha l’arduo compito di non far rimpiangere il Pocho. Goran però non si spaventa, anzi recita il copione come solo i grandi attori sanno fare. Libero di svariare su tutto il fronte offensivo, chiama i ritmi d’attacco cercando di lanciare i compagni e regala spazi continui agli inserimenti di Hamsik. Tempisticamente perfetto in occasione del raddoppio dello slovacco, regala echi di infinito allo scadere di prima frazione con un gol da funambolo per il 4 a 1.

Lucarelli S.V.

Cavani 6,5 Quando ha fame non ci sono santi. Freddo come un killer, alla prima occasione fa secco Frey con una staffilata di destro. Passano solo 12  minuti ed imbeccato dall’altruista Pandev , non si fa mancare nulla bissando con un delicatissimo tocco sotto. Nella ripresa però appare appagato e manca due  facili occasioni per uno della sua stoffa.

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