Ag. Inler: “Gokhan è tornato a giocare ad alti ritmi. Quando il Napoli andava male non era solo colpa sua”

di Vincenzo Vitiello

Il procuratore di Gokan Inler è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni. Dino Lamberti sottolinea che il suo assistito, dopo aver trascorso momenti poco brillanti, è ritornato a giocare,  secondo il suo standard abituale, ad alti ritmi.

CONDIZIONE ATTUALE DI INLER-“Per un giocatore come Inler, che ha giocato sempre, ci possono essere fasi della stagione in cui si è meno lucidi, ma ora è tornato a giocare ad alti ritmi” –afferma Lamberti che, poi, riferendosi ad alune illazioni riguardanti il rapporto tra il suo assistito e la città partenopea, aggiunge: “Napoli è una piazza particolare, ma non credo che Gokhan abbia sentito tale peso. Non è una macchina, e poi non bisogna dimenticare che ha subito anche un infortunio contro il City, e nonostante questo ha sempre giocato sul dolore. Poi in una stagione un calo fisiologico può anche essere normale”.

LA POSIZIONE IN CAMPO DI INLERIl procuratore riferisce in quale posizioni del campo preferisce giocare Gokan: “Giocare centrale davanti alla difesa è il ruolo che  ha sempre sognato. Alcune critiche le trovavo ingiuste, quando il Napoli andava male non era solo colpa sua. Infatti ricordiamo che non c’è solo lui in campo, ma tutta la squadra. Gokan dà sempre il massimo”.

IL MATCH DI MARTEDI’ CONTRO IL CHELSEA- Lamberti si sbialncia in un pronostico riguardante la sfida di Champions League contro il Chelsea: “Questo è un periodo non facile per gli uomini di Villas-Boas, ed a mio avviso il Napoli è avvantaggiato da più giorni di riposo –conclude l’agente riferendo la non perfetta condizione psicofisica attuale della squadra inglese–  Adesso gli azzurri devono giocare come hanno fatto contro la Fiorentina. Solo così il Napoli avrà molte possibilità di passare il turno.  Finora ha realizzato solo un gol? Inler gioca per la squadra, anche io mi aspetto qualche gol in più ma l’importante è che la squadra vinca e non chi segna.”

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