Ancora panchina per Lavezzi

L’amarezza è ancora grande, il Napoli ha provato a smaltirla sin da subito. Squadra in campo ieri mattina al centro tecnico di Castel Volturno per cancellare le tossine di una partita intensa. La testa – però – va ancora al 2-2 dell’Olimpico che ha lasciato delusione e tanti rimpianti. Il gol di Simplicio – parola di Mazzarri – poteva essere evitato. “Zuniga era stanco, ma la colpa è soprattutto di chi ha fatto crossare Tallo”. Il riferimento è a Federico Fernandez che ha palesato tutti i suoi limiti da marcatore puro sul centro-destra. Ecco perchè il tecnico di San Vincenzo spera di recuperare Campagnaro, già martedì contro il Palermo. Il difensore argentino sarà sottoposto domani ad esami radiografici per valutare le sue condizioni. Le possibilità sono poche: ha circa il 40per cento di essere regolarmente al suo posto, altrimenti sarà ancora emergenza con la conferma di Fernandez o il ritorno di Grava che ha caratteristiche diverse e – se sta bene – può garantire velocità e freschezza. La scelta sarà effettuata soltanto dopo la rifinitura.

Mazzarri sta pensando ad un po’ di turnover. Le troppe gare ravvicinate possono lasciare scorie nelle gambe ed è fondamentale ritrovare grinta e intensità. Dossena insidia Zuniga sulla sinistra. Squalificato, invece,Dzemaili e il Napoli tornerà all’antico con l’inserimento di un altro attaccante. Riecco il tridente, dunque, ma Lavezzi – con ogni probabilità – partirà ancora una volta dalla panchina. La partita dell’Olimpico ha dimostrato che il Pocho non è ancora al meglio della condizione. L’ultimo quarto d’ora del funambolo di Villa Gobernador Galvez – al posto di uno scatenato Cavani – è stato abbastanza negativo. Il Napoli ha abbassato troppo il baricentro consentendo così alla Roma di rientrare in partita. Ecco perchè toccherà nuovamente a Pandev, il cui impatto – invece – è stato molto positivo. Il macedone sarà decisivo con il Palermo e nel finale di stagione. Vietato fare calcoli: servono nove punti per sperare nel terzo posto. A patto – però – che gli avversari continuino a zoppicare.

La Repubblica

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