Casarin: “La sudditanza psicologica non si può eslcudere, si agisce inconsapevolmente”

 

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In occasione della prossima sfida di campionato tra Juventus e Napoli, l’ex arbitro Paolo Casarin è intervenuto sulle frequenze di ‘Radio Crc’ per analizzare la partita dal punto di vista arbitrale: “Bisognerebbe capire, con questo sistema, chi potrebbero essere i sei arbitri giusti. Juve-Napoli di qualche mese fa, in Supercoppa, era arbitrata sulla carta da gente esperta ma poi come sappiamo tutti, la direzione non andò troppo bene. E’ importante che tra di loro si aiutino a vicenda. Una cosa è certa: non potrà essere un giovane”. L’ex arbitro dall’alto della sua esperienza ha fornito qualche buon consiglio ai direttori di gara: “L’arbitro non deve aver fatto l’amore con la moglie o la fidanzata. Deve star bene dentro, deve vivere un momento positivo e deve aumentare la propria autostima, vedere giocatori e pubblico come amici. La mattina dovrebbe andare in chiesa a pregare la Madonna“. Infine l’ex direttore di gara ha parlato della tanto temuta sudditanza psicologica: “La sudditanza psicologica non si può escluderla, mai. È un fiore che può sbocciare in 30 secondi senza volerlo perché la debolezza dell’uomo è enorme“.

VM

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