De Laurentiis: “Su J. Cesar devo capire una cosa, riprenderei Lavezzi. Novità su inno, museo e San Paolo”

 

 

 

Ancora tantissime risposte da parte del presidente De Laurentiis ai tifosi del Napoli. Dopo la prima trance di questa mattina, con importanti annunci su calciatori, amichevoli e budget (CLICCA PER RILEGGERE LA SINTESI), nel pomeriggio il presidente ha dato risposta ad altri interrogativi. Importanti retroscena su alcuni calciatori che avrebbero potuto indossare la maglia azzurra, primo tra tutti Verratti, per poi commentare con un laconico “No” le insistenti voci su un clamoroso ritorno di Quagliarella. Frenata sull’acquisto di Julio Cesar, chicca sul suggestivo ritorno di Lavezzi,l’annuncio di un museo del Napoli e sul nuovo San Paolo.

 

VERRATTI  – Verratti l’avevo comprato dal Pescara ma non trovando posto nel Napoli ha preferito andare al PSG. Ho provato a ricomprarlo ma non c’è stato nulla da fare”. 

 

JULIO CESAR –Julio Cesar è un oggetto misterioso anche per me. Devo capire ancora se ha tanta voglia di Partenope. Condizione indispensabile!!!“.

 

JOVETIC E LAVEZZI – L’agente di Jovetic mi disse un anno fa che il ragazzo ambiva ad andare solo in Inghilterra”. Alla domanda sul possibile ritorno del Pocho risponde : “Perché no”.

 

MERCATO, BUSINESS E FPF – “Quando parliamo di calcio professionistico parliamo di industria dello sport, non c’è scissione tra business e sport….Per introdurre il Salary Cap bisognerebbe assumere il modello americano che è completamente diverso dal nostro”. Sul perché non si stanno comprando giocatori italiani: “La qualità richiesta da Benitez era superiore a quanto disponibile in Italia. E in tal senso ci siamo mossi”. Il presidente definisce il suo nuovo Napoli: “PartAngloIberico

 

MUSEO – “A Natale è prevista l’apertura del museo del Napoli in un posto centrale che sarà una grande sorpresa”

 

SAN PAOLO“Quando lo stadio sarà mio, ci saranno le gigantografie dei giocatori. Per ricostruirlo, con interventi mirati e continuando a giocarci, occorrono da 2 a 3 stagioni. Il rifacimento del San Paolo passerà per 2 fasi: prima la ristrutturazione del campo e degli spogliatoi, poi le parti commerciali ed esterne. La prima fase con la costruzione moderna delle nuove tribune richiederà un paio d’anni, poi altri 2/3 per parti commerciali ed esterni

 

NUOVO INNO  – “Sarà una rielaborazione de ‘”‘O surdato ‘nnammurato’. Mi fa impressione e mi eccita quando la canta il San Paolo, più dell’urlo ‘The Champions‘.

 

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A.I.

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