PUNTO E A CAPO – Il condottiero

 

 

di Ferdinando Guma

 

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, nell’estate del 2004, Aurelio De Laurentis prese in mano le redini del Calcio Napoli. L’uomo che veniva dal cinema, il produttore e distributore del marchio Filmauro, è riuscito in pochi anni a riportare il Napoli dalla serie C1 all’olimpo del calcio europeo. Grande personalità, iperattivo, sempre pronto ad occuparsi delle problematiche contingenti della squadra, si è dimostrato nel tempo persona di grossa progettualità e affidabilità. Molto amato dai tifosi partenopei, che gli riconoscono grosse doti imprenditoriali ma anche una leadership da condottiero vero, ha investito nel corso degli anni somme ingenti di denaro portando all’ombra del Vesuvio fior di campioni come Hamsik, Lavezzi e Cavani, quest’ultimo esploso proprio a Napoli facendo in sole tre stagioni un numero impressionante di reti. Ha messo sotto contratto allenatori esperti e capaci quali Reja e Mazzarri, ma forse il colpo migliore di tutti lo ha fatto con Rafa Benitez, manager di altissimo livello internazionale. L’ambiente, rimasto perplesso dopo cessioni importanti come quella di Cavani e Lavezzi, si è dovuto ricredere immediatamente visto che con i soldi ricavati ha sempre più potenziato la squadra rendendola apprezzata e visibile in tutto il continente. Ha combattuto importanti battaglie anche all’interno della Federazione Gioco Calcio mostrando spesso i muscoli quando pensava che la sua squadra fosse stata penalizzata dalle grandi squadre del nord. Si è imposto anche per avere l’affidamento completo dello stadio intrattenendo rapporti fitti e concreti con l’amministrazione comunale, dove sembra che una soluzione conclusiva sia sempre più vicina. Grande capacità del Patron anche a trovare gli sponsor per il Napoli, ha stretto negli ultimi anni sodalizi importanti con nomi di grande rilevanza quali Acqua Lete e MSC Crociere. Con il suo avvento la società si è strutturata in maniera manageriale dando incarichi e compiti a persone altamente qualificate. Il ruolo di direttore sportivo è stato dato a Riccardo Bigon rivelatosi abile e prezioso sia nel compito di rapportarsi con la squadra sia in quello di individuare nuovi talenti. Motivo di vanto ulteriore della sua gestione è anche il settore medico diretto magistralmente dal dott. Alfonso De Nicola che ha preparato fisicamente i giocatori in maniera encomiabile. Grandi meriti vanno anche a Giuseppe Santoro che ha seguito tutto il settore giovanile. Dopo aver quindi finalmente dimenticato annate grigie e deludenti siamo certi che nel prossimo futuro la strada segnata dal Presidente condottiero sarà costellata di significative vittorie.

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