di Vincenzo Matino (Twitter: @VincenzoMatino)
Nell’era dell’informazione sembra quasi paradossale, ma a due giorni dall’assegnazione della Coppa Italia solo i più attenti saprebbero rispondere alla domanda: “Chi ha vinto il trofeo?”. In rete o in tv, mass media che sono diventati la memoria dell’uomo moderno, sono pochissimi i fotogrammi della premiazione, ancor più rari i commenti tecnici “da bar” nei salotti sportivi che di solito grondano di opinioni.
Spari, guerriglia, cronaca nera che si mischia allo sport per creare un mostro da sbattere in prima pagina, utile a far indignare un paese intero. Pochi ricorderanno le giocate di Insigne, tutti ricorderanno invece il volto di un uomo che dall’alto di una ringhiera dell’Olimpico, è stato fatto passare come nuovo Napoleone, capace di decidere le sorti di una partita specchio del paese.
Forse per le istituzioni presenti allo stadio è stato molto più facile pubblicare sulle copertine dei giornali un uomo con una faccia e un soprannome da gangster movie, piuttosto che dichiarare la loro inabilità di fronte a una situazione di emergenza. E’ una storia da grande romanzo noir: un uomo spara a un ragazzo per strada per futili motivi, un altro personaggio viene costruito dal nulla e usato dalle forze dell’ordine come capro espiatorio di una situazione che definire incandescente è poco. Il finale lo scrive l’indignazione a comando di una nazione che grida vergogna all’ultrà cattivo e violento da debellare a tutti i costi.
Eppure, pensandoci un attimo, è davvero strano. Un ragazzo ha rischiato la vita, vittima di un brutale tentato omicidio finito alla ribalta nazionale, e pochissimi conoscono la faccia dell’aggressore a parte le forze dell’ordine, a stento se ne conosce il nome. Sui giornali ci è finito quell’altro, il finto Napoleone, l’uomo giusto al momento giusto, quello che ha focalizzato la vergogna e il disagio di un paese distogliendo l’attenzione anche dei più attenti e proiettandola sul movimento ultrà. D’altronde sparare nel mucchio è stato sempre facile. Ah sì giusto, ora volete sapere il trofeo chi l’ha vinto. Ve lo ricordo io: la Coppa l’ha alzata Marek Hamsik, il Napoli ha vinto 3-1. Il nome di quel signore dell’Olimpico invece non me lo ricordo più.
