Tra gioie e dolori il 2014 è stato un anno da ricordare, che ha visto il Napoli alzare ben due trofei. De Laurentiis dichiara di voler vincere lo scudetto, ma finisce dapprima terzo a ben 24 punti dalla Juve ed oggi, invece, è invischiato nella lotta per un posto in Europa. Benitez chiede calciatori impossibili da acquistare per il mercato italiano, ma Bigon non riesce a trovare nemmeno valide alternative. NapoliCalcioLive conclude il suo pagellone del 2014 dando i voti alla dirigenza, rappresenta ta da De Laurentiis e Bigon, e allo staff, nella persona di Rafa Benitez.
DIRIGENZA E STAFF:
De Laurentiis 5,5 – Il Napoli dichiara di puntare allo scudetto ma non colma il gap con Juve e Roma. Le infelici esternazioni del presidente in estate hanno solo aumentato l’attesa per un calciomercato che si è rivelato poi deludente e non conforme agli obiettivi prefissati. L’eliminazione dal preliminare di Champions è solo una conseguenza del malumore che serpeggiava in città già da inizio agosto. Il San Paolo si svuota e la squadra ne risente. Solo i due trofei vinti danno ulteriore slancio al progetto partenopeo.
Bigon 5,5 – Benitez chiede nomi troppo costosi, è vero, ma Bigon non riesce nemmeno a trovare valide alternative. Se la Juve ha il merito di aver costruito le sue fortune con campioni presi a costo zero come Pirlo, Barzagli, Pogba e, in ultimo, Coman, il Napoli ha il demerito di pagare troppo chi dovrebbe costare poco. Nel mercato estivo, Bigon non riesce a migliorare nessun reparto della squadra, come invece fatto nella precedente sessione di mercato invernale. Il Napoli non colma la differenza di qualità con giallorossi e bianconeri.
Benitez 6,5 – Il suo 2014 a Napoli è sicuramente positivo. Nonostante svariate critiche pervenutegli, lo spagnolo porta a casa due trofei che non saranno paragonabili allo scudetto, ma hanno reso ugualmente felici i tifosi. In campionato le cose vanno meno bene: il Napoli punta allo scudetto ma finisce puntualmente dietro Juve e Roma. Ad oggi si trova in piena lotta per un posto in Europa. Nonostante alti e bassi, l’annata dello spagnolo resta pienamente positiva.
A cura di Mario D’Amiano
