LA CERTEZZA – Grassi diventerà grande nel Napoli, ecco perché

Grassi ufficiale

L’acquisto di Alberto Grassi è stato forse uno dei più particolari che si ricordi in casa Napoli. Il giovane centrocampista dell’Atalanta è giunto in azzurro nella sessione di calciomercato invernale dello scorso mese di gennaio in cambio di circa 8 milioni di euro versati agli orobici. Nemmeno il tempo di visitare il centro tecnico di Castel Volturno ed ecco però che colui che viene accreditato come uno dei migliori prospetti del calcio italiano si infortuna al ginocchio destro, rimediando una lesione traumatica acuta del menisco mediale dell’arto. Detto così è una cosa che spaventa, niente però che una artroscopia di routine con breve periodo di recupero annesso non potesse risolvere, ed infatti Grassi era riuscito a smaltire ben presto l’incidente. Dopo l’inizio dell’avventura (speriamo lunga) con il Napoli, ad un certo punto hanno fatto discutere le sue assenze non tanto dal campo, dove sarebbe difficile quasi per chiunque smuovere i giocatori titolari specialmente se a fare da allenatore c’è uno come Maurizio Sarri. A far parlare è stato il minutaggio che per Grassi da febbraio a maggio è stato severo: zero minuti di gioco effettivo, anche quando come all’ultima di campionato, il Napoli si era già assicurato il controllo di match e risultato.

UN NON-CASO – E tutto questo non ha fatto altro che alimentare le voci di una partenza già a luglio, quando la campagna trasferimenti estiva prenderà il via e potrebbe portare in maglia azzurra diversi elementi nel reparto nevralgico del Napoli, come il solito Vecino. A centrocampo la sola cosa di cui possiamo essere sicuri è la partenza di Valdifiori, lui si sempre poco utilizzato e che nutre ben poche speranze di strappare il posto da titolare ad un Jorginho incontenibile. I due casi sono molto diversi, nonostante i calciatori in questione abbiano condiviso sempre il ruolo di riserva poco considerata: Valdifiori paga evidentemente una scarsa condizione fisica che lo ha ritardato molto ad inizio stagione, inoltre anche l’età (29 anni) nei confronti del più giovane Jorginho (23) col tempo gli ha tolto sempre più dinamismo. Per Grassi invece è più giusto parlare di un inserimento graduale: è chiaro che un ragazzo di 21 anni non avrebbe potuto imporsi subito nel centrocampo del Napoli togliendo spazio ai vari Hamsik ed Allan.

IL FUTURO E’ SUO – In più occorre ricordare che lo stesso Sarri si espresse in maniera molto positiva all’acquisto di Grassi da parte del Napoli, considerandolo come un colpo in prospettiva, di quelli che tanto mancano alle squadre italiane. Non va dimenticato il mezzo campionato che Grassi ha giocato alla grandissima da titolare all’Atalanta ed il fatto che proprio nelle scorse ore sia arrivata per lui la convocazione nell’Italia Under 21 di Di Biagio. Grassi non è stato pagato due spiccioli, De Laurentiis e Giuntoli hanno sborsato una cifra considerevole per un ragazzo sul quale puntano molto. Trovate voi altri prospetti che a quell’età in Serie A costino così tanto. Sarri in particolare pose l’accento su come fosse convinto che entro due anni il numero 88 del Napoli “diventerà tra i centrocampisti più forti in circolazione”, e di come sarebbe stato inutile mettergli addosso la pressione che anche elementi più esperti faticano a sostenere. Per il mister partenopeo non c’è fretta, perché Grassi di tempo per farsi benvolere all’ombra del Vesuvio ne ha, a cominciare dal prossimo ritiro estivo, quello dove l’anno scorso anche altri perfetti sconosciuti come Hysaj hanno iniziato la loro fantastica galoppata.

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