CHI E’ – Davide Santon, il ragazzino che fermò Cristiano Ronaldo

Davide Santon ©Getty Images

Davide Santon inizia la sua nuova vita da giocatore del Napoli. Il 25enne terzino ambivalente, originario del comune ferrarese di Portomaggiore, rappresenterà un ottimo innesto per Maurizio Sarri che potrà sfruttarne la capacità di saper agire come laterale di difesa sia a destra che a sinistra. Il mercato azzurro si caratterizza in questi giorni per la predilezione di elementi in grado di saper si destreggiare in più ruoli, come nel caso di Emanuele Giaccherini, pedina “universale” che può fare la mezzala e l’esterno alto di attacco su entrambi i versanti del campo oltre a poter essere adattato anche come seconda punta.

PUNTI DI FORZA E CONTROINDICAZIONI – Per quanto riguarda Santon, le sue caratteristiche sono principalmente votate alla spinta grazie ad un’ottima propulsione e ad una tecnica di base maturata da ragazzino, quando giocava come centrocampista esterno ed ala offensiva. Dotato di un buon fisico (è alto 1,86 cm) Santon possiede anche ottima corsa, resistenza e dribbling. Unica controindicazione: è un pò troppo fragile. Per il giocatore è arrivata all’epilogo una storia che con l’Inter era iniziata nel 2005, quando la società milanese lo prelevò dal settore giovanile del Ravenna per inglobarlo nel proprio vivaio e portarlo via via in Primavera e poi in prima squadra, dopo aver vinto il campionato nazionale Allievi.

NELLA MISCHIA – L’esordio in Serie A a 18 anni è datato 25 gennaio 2009 in Inter-Sampdoria grazie a Josè Mourinho, che qualche giorno prima lo aveva lanciato da titolare anche in Coppa Italia. Sempre nella stessa stagione debutta in Champions League ed in un match contro il Manchester United riesce ad eclissare addirittura Cristiano Ronaldo. Le aspettative attorno a Santon erano molte, ma per diversi motivi il giocatore non ha saputo fornire un rendimento soddisfacente, facendo vedere in pochissime occasioni la personalità e le qualità tecniche mostrate a 18 anni col suo ingresso nel grande calcio.

CHE PALMARES – A contribuire a questa involuzione sono stati a volte anche degli infortuni che hanno ostacolato il percorso di Santon, come l’incidente al menisco di un ginocchio con l’Under 21 nel 2010. Poi con l’approdo di Rafa Benitez in panchina, l’Inter comincia a non considerarlo più preferendolo mandare in prestito al Cesena, dove però scende in campo solamente per 11 volte in soli sei mesi. Al ritorno alla Pinetina viene ceduto titolo definitivo al Newcastle per 6 milioni, ed in Premier League con la gestione di Alan Pardew ai ‘Magpies’, le cose sembrano finalmente andare bene dopo i primi quattro mesi passati in panchina. In 3 anni e mezzo in Inghilterra Santon migliora moltissimo nonostante i soliti infortuni di troppo, tanto da convincere l’Inter a riprenderselo. Ma alla fine la spirale negativa in nerazzurro si è ripetuta, e Santon spera ora di trovare riscatto al Napoli, nonostante un palmares con l’Inter che include due scudetti, due Coppe Italia, altrettante Supercoppe, una Champions League ed un Mondiale per Club.

di Salvatore Lavino (@sal85lav)

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