UP & DOWN – Hertha-Napoli, chi sale e chi scende: Hamsik sicurezza, nasce la M&Ms. Gabbiadini, trova spazio!

Marek Hamsik Lorenzo Insigne
Marek Hamsik e Lorenzo Insigne (©Getty Images)

 

Mezz’ora un po’ così, poi il Napoli sale in cattedra e si dimostra ancora una volta una grande squadra. Un’ora di altissimo profilo per gli azzurri a Berlino contro l’Hertha, in una gara che dell’amichevole sembrava avere ben poco. Piglio duro dei tedeschi, che non risparmiano interventi anche un po’ sopra le righe e puntano tutto sulla fisicità, determinati a non fare brutta figura. Per un po’ ci riescono pure, poi però i ritmi crescono, le maglie si allargano e gli azzurri penetrano alla grandissima, portando a casa un’altra promettente goleada. Qualche problema per Gabbiadini lì davanti mentre Milik si dimostra già in palla e pronto a giocarsi il posto sin da subito con il suo pari ruolo. Vediamo chi sale e chi scende fra le fila azzurre dopo questa gara, ultima in preparazione del campionato che verrà.

UP

HAMSIK LA BOTTE DI FERRO – Che smalto il capitano azzurro, il Marek Hamsik fresco fresco di rinnovo. Sblocca la gara con quell’intuizione, di tacco su schema da calcio d’angolo, poi fa girare la squadra come sa. Una palla fantastica in profondità per Callejon, che spreca, tanti palloni toccati e una forma smagliante. Una sicurezza in mezzo al campo.

MILIK & MERTENS – Possiamo già ribattezzarli gli M&Ms azzurri. I due nuovi entrati ribaltano completamente il match, giocano nello stretto e mandano in tilt la difesa tedesca. Assist di Mertens per il bel gol di Milik, assist di Milik per il bellissimo gol di Mertens. Un asse che funziona alla grande, tanto che si sono già scambiati le esultanze. Messaggio forte e chiaro per gli italianissimi Gabbiadini e Insigne, titolari ma non inamovibili. Con questi due alle spalle è difficile sedersi sugli allori.

IL RITROVATO VALDIFIORI – Ritmi compassati, gestione del pallone con sicurezza e piglio, ma la sensazione che pian piano Sarri sta recuperando il sopraffino regista che aveva ad Empoli. Il lancio di 40 metri a liberare Callejon per il 2-1 è qualcosa che è nelle corde solo dei calciatori come lui, e il mister sa bene che invenzioni del genere possono spaccare qualunque partita. Sembra proprio che Valdifiori non lascerà più Napoli e resterà a giocarsi il posto con Jorginho. Se è questo qui possiamo anche stare tranquilli.

 

DOWN 

L’ERRORE DI GHOULAM – Premessa: in una partita vinta 1-4 c’è poco da eccepire, se non una mezz’ora un po’ così culminata nell’errore di Ghoulam che vale il gol di Ibisevic. Bisogna fare attenzione: cali di concentrazione come questi sono ammessi ora che si sta scherzando, ma fra un po’ il gioco si fa serio e non si può più sbagliare.

GABBIADINI & INSIGNE – Lorenzo in realtà non demerita neppure troppo, anzi in qualche frangente di chiusura massima dell’Hertha è lui che prova a sbloccare la situazione con le sue giocate. Ma Mertens è determinato a soffiargli il posto e anche stasera dimostra di avere il fiato sul collo di Insigne, ancora alle prese con le grane contrattuali. Gira ancora peggio a Gabbiadini, che vede in Milik un avversario pericolosissimo. Per Manolo il solito problema con le difese schierate e molto fisiche: difficile trovare spazi, tocca pochi palloni e finisce per innervosirsi. Bisogna lavorare su questa caratteristica per essere pronto a fare la prima punta. A Sarri il compito di dare l’ultimo sprint a quello che resta comunque un potenziale campione, seppur in cerca d’autore.

 

a cura di Antonio Papa (Twitter: @antoniopapapapa)

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