MERCATO, SI CHIUDE – Poche ore alla fine, spazio agli ultimi colpi

Napoli-Milan @Getty Images
Napoli-Milan @Getty Images

 

Si chiude alle 23 di questa sera la finestra estiva di calciomercato; un ultimo giorno che in quel di Milano, ma anche in giro nel resto d’Italia, si preannuncia bollente, tra gli affari ancora da fare e quelli in via di definizione. È stata una lunga estate, caratterizzata da affari spesso inspiegabili, ma comunque difesi; una estate influenzata dai campionati europei (Joao Mario, Rog, Pjaca), dalle Olimpiadi (Gabigol), da valutazioni monstre che ormai sempre più affollano il mercato. Anche i tifosi del Napoli avranno il loro bel da fare: dopo sei acquisti già conclusi, gli azzurri stanno per concluderne un settimo che potrà aiutare Sarri ad integrare la propria difesa.

FINALMENTE MAKSIMOVIC

L’arrivo di Nikola Maksimovic è ormai cosa fatta; gli azzurri seguivano il serbo da ben tre sessioni di mercato, ma stavolta è stato il comportamento del giocatore stesso a favorire la buona riuscita dell’affare. Il centrale ha chiaramente detto al Torino di volere il Napoli questa estate, giocandosi la faccia e restando fuori rosa in granata, ma convincendo così Cairo a lasciarlo andare, anche se all’ultimo minuto.
Sarri ringrazia; dopo la sfida col Milan aveva espressamente richiesto un centrale che migliorasse il reparto e soprattutto aiutasse il Napoli nei prossimi mesi quando, tra Champions e campionato, gli azzurri perderanno Kalidou Koulibaly per la Coppa d’Africa, che durerà almeno un mese. E con i problemi di Tonelli, fin qui mai visto in azzurro, il pacchetto dei centrali aveva bisogno di aria nuova.
È finita in difesa? Probabilmente si, perché ci sarebbe bisogno di una nuova cessione (Chiriches) per un nuovo acquisto (Criscito) e poi perché l’arrivo di Maksimovic ha chiesto tanto alle casse del Napoli: la cifra definitiva dovrebbe aggirarsi sui 25 milioni di euro, più l’arrivo in granata di Mirko Valdifiori, uno che in azzurro non poteva restarci viste le sorti del primo anno e visti gli arrivi di nuovi concorrenti nel ruolo come Rog e Diawara. Ha scelto bene il Napoli, non costringendo l’ex Empoli ad un nuovo anno in panchina ed aggiornando il pacchetto con elementi già pronti anche se più giovani.

QUALE SORTE PER GABBIADINI?

Stesso non può dirsi per Manolo Gabbiadini; il ragazzo classe ’91 è il punto interrogativo più grande di quest’ultimo mercato azzurro. Dove va? E, se resta, con quale spirito potrebbe restare? Nella giornata di ieri si è parlato anche di probabile rinnovo, ma la voce è – al momento – infondata.
Dopo l’anno di panchina a raccogliere briciole di spazio che avrebbe lasciato Higuain, Gabbiadini non può subire anche la titolarità di Milik, arrivato da poco in azzurro è già beniamino del pubblico dopo la doppietta col Milan; per qualità e caratteristiche il polacco sembra più avvezzo ad essere il nuovo puntero di Sarri, quindi la strada per l’ex attaccante di Atalanta e Sampdoria sarebbe di nuovo in salita.
Il Napoli si è mosso tardi, prima dimostrandogli fiducia e poi provando all’ultimo un qualche affare per liberarlo e regalare alla rosa di Sarri un giocatore più funzionale e col morale alto per la prossima stagione.
La trattativa per Kalinic non è stata mai veramente avviata, lo stesso potrebbe dirsi per Bony, nome non veritiero uscito nelle ultime ore; l’affare Cavani doveva essere gestito in modo assolutamente diverso, ma, nonostante l’interesse azzurro, sembra ormai troppo poco il tempo a disposizione per chiudere e mettere a posto troppi tasselli del puzzle.
Le ciambelle non sempre riescono col buco e allora, se Gabbiadini resta a Napoli, toccherà a Maurizio Sarri stravolger gli la vita calcistica e restituirgli un sorriso che a Napoli, in fondo, non si è mai visto. Al contrario delle sue capacità.

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

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