OPERAZIONE RINNOVI – Da Albiol a Mertens, il Napoli pensi al futuro

Raul Albiol @Getty Images
Raul Albiol @Getty Images

 

Il calciomercato ha lasciato la scena dalle poche ore, ma a non lasciare la scena sono le operazioni che ancora caratterizzeranno le prossime settimane. Chiusa la campagna acquisti non si chiude la progettazione e il Napoli penserà sicuramente a come modificare, innovare, migliorare la rosa da qui al prossimo gennaio. Non basta, però; perché nelle prossime settimane dovrà partire in casa azzurra anche la manovra sui rinnovi contrattuali, un attimo accantonati in questi mesi di mercato ed ora necessaria, tra rinnovi chiesti, mugugni, mal di pancia e accordi da prolungare per non incorrere in brutte sorprese. La società di Aurelio De Laurentiis dovrà chiudere quanto prima il discorso, anche per prepararsi al meglio ad una stagione che si annuncia impegnativa dal punto di vista prettamente sportivo.

ALBIOL E KOULIBALY POSSONO SALUTARE

Il caso più spinoso è forse in difesa. No, non si tratta di Kalidou Koulibaly, franco-senegalese di 25 anni che è stato con Higuain il caso più caldo dell’estate, ma di Raul Albiol; il centrale spagnolo compirà domani 31 anni e si avvia alla fase conclusiva della sua onorata carriera, e la scadenza del suo contratto è prevista nel 2017, quindi la prossima estate. Il ragazzo non ha proferito parola in questi mesi di mercato, non ha puntato i piedi, non ha chiesto ingaggi maggiori, ma il suo progetto in società lo conoscono tutti; tornare al Valencia, a casa sua e nella società che l’ha lanciato, è il suo obiettivo, per poter chiudere lì con gli ultimi anni di carriera. Il Napoli lo sa e si è già attrezzato; ecco il motivo degli arrivi di Tonelli e Maksimovic, ed entrambi proveranno a ‘rubare’ il posto da titolare dello spagnolo in vista della prossima estate.
Il Napoli perderà Albiol a zero? Non è nelle corde di ADL, quindi un prolungamento con accordo di cessione potrebbe essere la prospettiva migliore.
Koulibaly rinnoverà con clausola con la possibilità di partire tra un anno, stesso discorso per Hysaj, la cui cessione però sembra più lontana. Occhio anche a Ghoulam: il contratto dell’algerino scade nel 2018 e il Napoli vorrà di certo accordarsi per un prolungamento almeno fino al 2020.

MERTENS VUOLE L’AZZURRO. E INSIGNE…

Meno problemi negli altri reparti di campo; Hamsik ha appena rinnovato il suo contratto fino al 2020 con anche un cospicuo adeguamento dell’ingaggio arrivato a 4 milioni annui. Stessa scadenza anche per Jorginho, mentre un anno in meno durerebbe il contratto di Allan, arrivato in azzurro un anno fa. I nuovi innesti Rog e Zielinski hanno già un contratto con clausola valevole solo per eventuali cessioni all’estero, mentre per il guineano Diawara l’accordo trovato prevede una scadenza datata 2021.
Molta attenzione in attacco: dopo il rinnovo con adeguamento dell’ingaggio di José Callejòn, stile Hamsik, fino al 2021, la società di De Laurentiis dovrà pensare a Dries Mertens. Il belga va in scadenza nel 2018, ma ha già avviato le trattative per il rinnovo da lui fortemente cercato; la società già conosce le sue intenzioni e la sua volontà di restare in azzurro ancora a lungo, bisognerà quindi solo trovare la formula migliore.
È stato tra i più chiacchierati dell’intera estate, è parso sul punto di andare via, ma alla fine è rimasto in azzurro; il futuro di Manolo Gabbiadini, però, non è ancora chiaro e bisognerà capire in che modo svolterà la sua avventura napoletana. Nelle ultime ore di mercato si è parlato addirittura di rinnovo, ma per il momento la trattativa non è ancora cominciata, visto che il suo contratto, con scadenza 2019, non lascia particolari preoccupazioni.
Altro caso caldo è quello che riguarda Lorenzo Insigne; l’ultimo rinnovo di contratto per lui è datato due anni e mezzo fa e le richieste dei suoi procuratori non sono state ascoltate dalla società in questo ultimo scorcio di mercato. La scadenza per lui recita 2019 e, tra i 3,5 milioni richiesti contro i 2,5 milioni offerti, un accordo a metà strada si farà prima dei prossimi mesi.

 

 
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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