GLI AVVERSARI – God save Palermo

Roberto De Zerbi
Roberto De Zerbi (©Getty Images)

Torna in campo la Serie A. Derby del sud per il Napoli, che domani sera affronterà il Palermo. Che, dopo appena due giornate, ha già un nuovo allenatore. Si tratta, tra l’altro, di un ex azzurro: Roberto De Zerbi. Un’altra scommessa, dopo i tanti calciatori sconosciuti acquistati da Zamparini durante il mercato estivo. Quanto durerà? Almeno stavolta, in caso di esonero, ci rimetterà circa 500mila euro grazie ad “un’esclusiva” clausola. Quello che è certo, comunque, è che una piazza come Palermo non merita questa situazione.

ALLENATORE. Speriamo che Roberto De Zerbi eviterà l’accesso al Guinnes dei primati al presidente. Ex trequartista del Napoli, il neo tecnico rosanero (subentrato a Davide Ballardini dopo due giornate) promette molto bene: l’anno scorso, ai tifosi del Foggia, ha fatto rivivere momenti simili a quelli che ha regalato Zdenek Zeman negli anni ’90. Solo il Pisa di Gattuso gli ha negato la promozione in Serie B. Ora il grande salto in Serie A a Palermo. Gli auguriamo che possa restarci a lungo.

MODULO E FORMAZIONE BASE – 3-5-1-1

Posavec; Goldaniga, Vitiello, Rajkovic; Rispoli, Hiljemark, Gazzi, Bruno Henrique, Aleesami; Diamanti; Nestorovski.

COME GIOCA. Non è ancora tempo di rivoluzionare la squadra sul piano tattico. De Zerbi porta avanti così il lavoro di Ballardini, adattando il modulo ai calciatori e non viceversa. Ma, probabilmente, nella sua testa c’è tutt’altro progetto. Intanto si va sull’usato sicuro: difesa a tre che diventa a cinque senza palla, con Gazzi in mezzo al campo a fare da schermo. Insomma, un normale schieramento all’italiana. Fondamentale sarà il ruolo di Diamanti, anche lui arrivato da poco, che dovrà legare per bene centrocampo e attacco.

PREGI. In ripartenza, questo Palermo sa come pungere. Lo ha fatto molto bene contro l’Inter, a San Siro, portando a casa un 1-1 importante. Gli esterni, Rispoli e Aleesami, hanno grande gamba e lavorano bene in entrambe le fasi. Il reparto che dà qualche garanzia in più, al momento, è il centrocampo: Hiljemark gioca come un veterano, Gazzi ha qualità ed esperienza, mentre di Bruno Henrique (acquistato negli ultimi giorni di mercato) se ne parla molto bene.

DIFETTI. Palermo è una piazza sfiduciata e (quasi) senza futuro. Zamparini, che è un grande conoscitore di calcio, nell’ultimo anno ne ha fatte davvero di tutti i colori. Questa scellerata gestione societaria non ha potuto non influire sulla squadra, oggi orfana anche di Franco Vazquez. Attenzione però, perché questa per il Napoli è un’arma a doppio taglio: dipende da come De Zerbi sta lavorando psicologicamente sul suo gruppo di calciatori. Per quanto riguarda il campo, un altro problema può essere rappresentato dalle tantissime scommesse presenti in squadra, molte acquistate proprio durante l’ultimo mercato.

L’UOMO CHIAVE. E’ appena arrivato, ma ha esperienza e qualità da vendere. Alessandro, detto Alino, Diamanti è pronto a conquistare anche Palermo. A lui è affidato l’arduo compito di far dimenticare Vazquez, passato al Siviglia. Con il suo sinistro può permettersi qualsiasi cosa, sia da fermo che in movimento. Inoltre, Napoli è un bel ricordo per lui: contro gli azzurri, quando vestiva la maglia del Livorno, ha segnato la sua prima rete in Serie A.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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