KICKOFF – Napoli, tieni a bada la panchina!

KICKOFF-finale

 

 

Sono anni ormai che il Napoli si ritrova a lottare contro un problema fastidioso e potenzialmente distruttivo, in campo e nello spogliatoio. Si tratta dello stato di insoddisfazione dei propri panchinari. Notoriamente nessun calciatore apprezza il fatto d’essere lasciato in panca, in favore di un compagno di squadra.

Da qui a mostrare tale insoddisfazione, lasciando parlare per sé i propri agenti, fino a valutare proposte di mercato a campionato in corso, di acqua sotto i ponti ne passa eccome. Se la società volesse ammettere in parte un atteggiamento del genere da parte del suo giocatore più rappresentativo, com’era negli anni scorsi Higuain, a volte lasciato in panchina da Benitez, tutto ciò diventa inaccettabile in altri casi.

L’ultimo in ordine di tempo è quello di Jorginho, ora al centro di voci di mercato che, seppur in parte esagerate, nascondono una buona dose di verità. Il giocatore sente la pressione di Diawara, ma in una squadra che ambisce a vincere trofei, tutto ciò non è soltanto normale, è addirittura auspicabile.

Ciò che manca al Napoli, da sempre, è una struttura societaria ampia, che possa garantire in casi del genere un filtro tra club e giocatori. Servirebbe un ex calciatore, ben voluto dalla piazza e in grado di comprendere certi dilemmi da parte dei giocatori. Quanto fatto con Grava, si potrebbe ripetere con altri ex elementi della rosa.

Ad oggi però l’unico tentativo di ampliare il numero dirigenziale è fallito con Fassone. La tendenza ad accentrare tutto su di sé da parte di De Laurentiis mostra in casi del genere, e non solo, i propri limiti. Se la squadra ambisce a crescere, prima dovrà farlo chi l’ha creata.

di Luca Incoronato (Twitter: @_n3ssuno_)

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