GLI AVVERSARI – A caccia di equilibrio: il Cagliari di Rastelli

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

ALLENATORE. Dopo tanta gavetta, Massimo Rastelli è finalmente sbarcato in Serie A alla guida del Cagliari. Nato a Torre del Greco, ha iniziato la sua carriera d’allenatore alla Juve Stabia, ma il trampolino di lancio è stata sicuramente l’esperienza all’Avellino.

I rossoblu lo hanno scelto per la risalita nella massima serie e lui, grazie anche ad una squadra nettamente superiore alle altre, ci è riuscito abilmente. In questi primi mesi ha affrontato qualche difficoltà di adattamento, ma si è tolto anche qualche piccola soddisfazione.

COME GIOCA – 4-3-1-2

Storari; Isla, Ceppitelli, B. Alves, Pisacane; Barella, Dessena, Padoin; Farias; Sau, Borriello.

Senza Di Gennaro, il Cagliari perde sicuramente qualcosa a livello qualitativo. Rastelli si affiderà all’esperienza di Dessena in cabina di regia, con il giovane Barella e l’esperto Padoin ai suoi lati. Farias dovrebbe ricoprire il ruolo di trequartista dietro il pericoloso tandem Sau e Borriello. I sardi sono una squadra quadrata a livello tattico, ma spesso e volentieri concede qualcosa di troppo agli avversari (è la peggior difesa della Serie A). Il Napoli dovrà essere bravo ad approfittarne.

PREGI. In zona offensiva, il Cagliari sa come rendersi pericoloso. Le reti segnate, 23, sono sicuramente un buon numero per una neopromossa, dietro soltanto alle prime 7 in classifica. Il peso di Borriello e l’imprevedibilità di Sau sono vanno tenute d’occhio.

DIFETTI. Se i numeri dell’attacco sono decisamente positivi, non si può dire lo stesso della difesa, la peggiore di tutta la Serie A con 32 gol subiti. Nonostante l’esperienza e le qualità di Bruno Alves, la terza linea sarda non ha ancora trovato i meccanismi giusti per ridurre il passivo. Ma l’attuale posizione in classifica della squadra fa dormire sonni tranquilli a Rastelli e tifosi. Almeno per il momento.

L’UOMO CHIAVE. Il Napoli dovrà fare molta attenzione ai movimenti fra le linee del trequartista e alle abilità di Sau, ma è Borriello l’uomo che va marcato stretto. A 34 anni, l’ex Milan e Roma ha presentato finora uno stato fisico impeccabile ed è questa la sua più grande forza. Ha già segnato sei reti in 15 partite, e con i 4 di Coppa Italia (siglate tutte in un unico match) sono 10.

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