LE PAPAGELLE di Napoli-Fiorentina: “effetto San Siro” per Insigne, Pavoletti ancora in rodaggio

 

REINA 7 – Nel primo tempo due gran parate, una su una conclusione da fuori di Chiesa, l’altra su un colpo di testa di Astori che lo prende in controtempo. Un’altra paratona nella ripresa, sempre su Chiesa, con il corpo. Quando sta così è decisivo.

HYSAJ 5,5 – Si fa valere e tiene bene a bada Bernardeschi, che un mese fa a Firenze l’aveva mandato al manicomio. Dopo alcune prestazioni un po’ così stasera sembra fresco anche in fase propositiva. Ingenuo il fallo su Vecino che gli costa il rosso, anche se probabilmente lì l’arbitro eccede nella severità.
MAKSIMOVIC 6 – Sicuro e concentrato, presente anche in marcatura, ma deve evitare di portare troppo palla, altrimenti sono dolori. Prosegue il ‘master’ di Sarri: se lima anche queste asperità può dire benissimo la sua.
ALBIOL 6,5 – Anche lui senza grossi grattacapi, non fa respirare né Kalinic né Ilicic, che ad un certo punto della gara si piazza dalle sue parti. Niente da fare, con Raul non si passa.
STRINIC 6 – Si propone bene in avanti, trova però parecchi problemi con Chiesa, che è in gran condizione e lo fa ammattire. Dopo un’ora di gioco si fa male ed è costretto a lasciare il campo. Dal 60′ MAGGIO 6 – Mezz’ora di buon livello, presidia la fascia senza grossi patemi.
ZIELINSKI 6,5 – Nel primo tempo non demerita ma tende un po’ a nascondersi. Nella ripresa invece è molto più coinvolto nel gioco della squadra e riesce a mettere in mostra i suoi proverbiali strappi, conditi da una grande qualità nel palleggio. Ormai è una garanzia.
DIAWARA 6,5 – Sempre vivace e pimpante, si propone in avanti e tenta anche la conclusione dal limite, trovando l’opposizione di un difensore. Sbaglia qualche appoggio, ma rimedia sempre con grande reattività.
HAMSIK 7 – Smista e si propone bene, efficacissimo anche in interdizione, con una vis pugnandi più spiccata del solito. Nel primo tempo ha l’occasione di servire Callejon solo soletto, ma tenta la conclusione, si fa perdonare con gli interessi nella ripresa, quando scodella sulla testa di Callejon un pallone strepitoso. Carichissimo, evidentemente ha una voglia matta di alzare un altro trofeo con la fascia di capitano al braccio. (Dall’82’ ALLAN sv)
CALLEJON 7 – Non ha ancora “imparato” Pavoletti e quindi spesso si ostacolano a vicenda, poi il centravanti ex Genoa esce e gli si spalanca di nuovo la prateria. Palla dentro di Hamsik col contagiri, perfetto l’inserimento di Calleti che trafigge Tatarusanu addirittura di testa, piazzandogliela bene tra le mani. Sempre lì, sempre!
PAVOLETTI 5,5 – Parte maluccio, sbaglia un gol facile dalla “sua” zolla (ma non col suo piede), poi inizia a pestarsi i piedi con Callejon, che ad un certo punto si spazientisce pure. Non trova mai lo spunto vincente, come esordio poteva fare sicuramente qualcosina di più. Voto di incoraggiamento. Dal 63′ MERTENS 6 – Una volta rientrato in campo l’elfo belga la squadra ricomincia a girare come sa, e i risultati si vedono praticamente da subito. Quanto sarà difficile per gli attaccanti ‘veri’ riprendersi il proprio posto…
INSIGNE 7,5 – Il cosiddetto “effetto San Siro” si fa sentire per Lorenzo, che è in fiducia e si vede: un paio di tocchi di fino fanno urlare il San Paolo, sfiora il gol con una punizione splendida, nella ripresa prende in pieno l’incrocio dei pali con un altro calcio piazzato splendido. Il capolavoro però è quel tocco di prima a liberare Hamsik che poi crossa al centro per Callejon che fa 1-0. Genietto.
ALL. CALZONA 6,5 – Questo Napoli è una macchina talmente perfetta che, paradossalmente, appena c’è un ingranaggio nuovo si perdono un po’ le misure e quindi anche l’efficacia. Pavoletti fa saltare un po’ il banco, ci vorrà un periodo di ambientamento per farlo entrare nei meccanismi. Per larghi tratti comunque la squadra gioca sul velluto e porta a casa una vittoria preziosissima, che vale una semifinale voluta, cercata, trovata. Di questi tempi Sarri e il suo staff non sbagliano un colpo.
di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)
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