Albiol: “Reina come Bruce Willis. Juve Stadium bello, ma ci manca un rigore”

Raul Albiol © Getty Images

 

Un Raul Albiol aperto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Il centrale difensivo del Napoli è stato ospite della emittente radiofonica e si è lasciato andare tra calcio, famiglia, passioni.

“La nostra giornata tipo è molto semplice”, dice lo spagnolo. “Qui a Napoli posso fare poco al mattino: pranzo presto e abbiamo allenamento alle tre del pomeriggio. Quando rientro a casa sto con la famiglia: nel fine settimana non ci siamo mai, allora provo a guadagnare tempo tutte le volte che posso”.
Un legame speciale quello di Albiol con moglie e figlie: “Dedico loro tutto il tempo che posso. Papà geloso? No, le mie figlie devono fare la loro strada, crescere e diventare brave persone.
Se mia moglie fosse la mia agente non ci sarebbe nulla di male: se ti vuole bene, riesce a contrattare ancora meglio. Ci ho messo un mese a conquistarla quando avevo vent’anni: ha accettato quasi per sfinimento”.

Ma com’è Albiol prima delle partite? “Non mi piace ascoltare musica subito prima della gara, finisce che in campo ci vado con la canzone in testa, invece devo essere preparato e concentrato. Preferisco ascoltare canzoni in auto
Se Reina non fosse un calciatore sarebbe un attore americano, come Bruce Willis. Koulibaly invece lo vedrei bene in un film di Tarantino come Django. Hamsik in campo è una tigre, Insigne, invece, mi ricorda Munitis: mi piace ascoltarlo quando parla in napoletano”.

Una carriera lunga quindici anni per Albiol, che ha girato tantissimi stadi in giro per l’Europa: “Bergamo non rievoca bei ricordi, quello dell’Espanyol si, lo abbiamo inaugurato quando giocavo al Real Madrid. Al Matusa ho fatto gol, il Mestalla è parte del mio cuore: prima ci andavo a vedere le partite, poi ho dato i primi calci.
Juventus Stadium? Bellissimo, ma ci manca qualche rigore…”

 

 

 

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