Sarri: “Reina fondamentale, Insigne giocatore mondiale. Zielinski un fuoriclasse”

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Sarri © Getty Images

La stagione del Napoli si è conclusa. Un terzo posto fatto però di spettacolo, gol e giocate di alta classe. Il creatore di tutto ciò è stato Maurizio Sarri che in due anni in azzurro è riuscito alla sua squadra un’identità di gioco propria e riconoscibile. Il tecnico dei partenopei ha rilasciato un’intervista sulle pagine dell’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, analizzando a 360 gradi la stagione del Napoli e commentando le prestazioni dei protagonisti. Sarri si è esposto anche sul futuro del campionato, dichiarando: “Visti i segnali di crescita del Napoli, c’è da essere ottimisti sul futuro. Quando ricomincia un campionato, si riparte da zero. Vale ciò che abbiamo realizzato, i record e la magia d’un pubblico che ha sempre gradito, ma sappiamo anche che ad agosto dovrebbero tornare le milanesi”. 

I giovani, l’arma in più del Napoli

Per la squadra partenopea quella appena trascorsa è stata anche la stagione del lancio dei diversi giovani acquistati sul mercato: Zielinski, Diawara, Rog e Milik. Proprio su di loro Sarri si è espresso: “Zielinski ha le stimmate del fuoriclasse, Diawara può diventare altro, perché ha appena 19 anni; Rog ha qualità assolute che ha cominciato a mostrare dopo essersi adattato al nostro calcio. E Milik è un libro ancora tutto da scrivere, credetemi”. 

Mertens, Insigne e Reina: la stagione dei “veterani”

Sarri si è poi espresso sui due giocatori offensivi che hanno dato maggiore spettacolo e che hanno infuocato anche l’ambiente con i discorsi sui rinnovi, arrivati poi per entrambi: Lorenzo Insigne e Dries Mertens. Queste le parole dell’allenatore: “Insigne sta diventando un calciatore di livello europeo, anzi mondiale: ha strumenti tecnici straordinari ed ha cominciato ad incidere in maniera secca nelle partite. Mertens ha stupito chiunque, anche me, forse pure se stesso. Sarebbe piaciuto a tutti quanti noi vederlo in cima alla classifica dei cannonieri, un premio che avrebbe meritato. Chi preferisco tra Messi Ronaldo? Ma scusate io ho il miglior attacco, con questi interpreti, e vado a cercare un altro attaccante?”. 

Sul portiere spagnolo, invece, al centro di tantissime voci di calciomercato che lo vorrebbero lontano da Napoli il tecnico azzurro si è esposto: “Reina è fondamentale anche nel modo di pensare: è un uomo fedele, che sposa l’allenatore, e questo sentimento Pepe lo porta con sé nello spogliatoio. Può avere anche fatto qualche errore ma i piedi che ha lui non li ha nessuno al mondo”.

Dal rapporto con De Laurentiis ai cori razzisti 

Maurizio Sarri ha poi fatto una una battuta sulla possibilità del Napoli di passare in mano ai cinesi e sul rapporto con il presidente Aurelio De Laurentiis“De Laurentiis o i cinesi? E chi volete che scelta se non Aurelio, con cui ci litigo, ci faccio pace, poi ci rilitigo e poi ridiamo su?”. 

L’ex Empoli ha poi concluso sulla situazione relativa ai canti e ai cori razzisti che infestano il calcio italiano: “A Genova ad un certo punto mi sono stufato. Ho detto a Banti, nello spogliatoio: che faccio, me ne devo andare? Questo è razzismo su cui i media soprassiedono mentre per altri esempi fungono da cassa di risonanza. Per vincere partite come questa bisogna battere l’ignoranza radicata e temo che le nostre generazioni non riusciranno ad assistere a spettacoli migliori”. 

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