De Laurentiis a Football Leader: “Reina resterà con noi. La mia famiglia era disperata quando presi il Napoli”

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Aurelio De Laurentiis © Getty Images

È partito oggi “Football Leader 2017”, manifestazione che premia i più meritevoli del nostro calcio. Nella cornice del lungo mare napoletano ha ricevuto il premio “Financial Fair Play” il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che salito sul palco ha parlato di vari argomenti: dai propri albori in azzurro fino ad arrivare al futuro di Pepe Reina. Sull’inizio con il club partenopeo ha dichiarato: “Quando abbiamo preso il Napoli stavamo per partire per Los Angeles. La mia famiglia era disperata all’idea ma io avevo un mio pensiero personale sulla questione. Quando Andrea Chiavelli mi vide così infervorato mi mise in guardia dal pericolo di investire nel calcio, ma io ero convinto e quindi lui, che già masticava qualcosa di calcio, si mise subito al lavoro. La prima intenzione era trovare un equilibrio nei conti e siamo riusciti a trovarlo già in Serie B, nonostante i tanti investimenti, e poi siamo riusciti sempre a tenere i conti in ordine. Ora sono passati 13 anni e ne è passata di acqua sotto i ponti. Va precisato che non abbiamo ereditato il Napoli: abbiamo ereditato il nulla e insieme a questo nulla una tifoseria straordinaria, spesso bistrattata ingiustamente. E’ proprio a loro che è dedicato questo premio”.

De Laurentiis sul futuro di Pepe Reina

Il presidente azzurro ha poi parlato anche della situazione di Reina che sta tenendo col fiato sospeso i tifosi del Napoli: “Il nostro portiere ha un contratto in essere e resterà con noi, ma è giusto anche guardare al futuro e quindi iniziare a seminare. Reina ha una certa età e quindi è giusto affiancargli qualcuno che possa crescere con lui. Noi i calciatori vogliamo crescerceli in casa e non andarli a prendere in giro, vogliamo che siano già pronti quando li lanciamo e tenerli per 10 anni”.

La partita celebrativa del 4 luglio e il preliminare di Champions

De Laurentiis ha anche parlato del match del 4 luglio per celebrare i 30 anni dal primo scudetto del Napoli che vedrà anche il ritorno di Maradona al San Paolo: “Sarri ora è in giro a ritirare vari premi, poi quando tornerà a lavorare sul Napoli dovrà concentrarsi solo sul preliminare imminente e tutto ciò che può rovinare la preparazione va presa con le molle. Vorremmo fare questa partita celebrativa ma il giorno dopo partiremo per il ritiro, quindi è una situazione da valutare attentamente”. 

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