A MENTE FREDDA – Dopo Atletico-Napoli: cosa va e cosa non va in casa azzurra

E’ successo ancora: in Atletico Madrid-Napoli abbiamo assisto al solito gioco bello e divertente da parte della banda di Maurizio Sarri, ma come in altre circostanze capitate durante la scorsa stagione e che caratterizzavano le news Napoli, la gran mole prodotta soprattutto in termini di possesso palla non è riuscita a portare alla fine ad un successo. E dispiace aver perso contro un avversario che ha interpretato la partita non come una amichevole, ma come se fosse invece una partita di Champions League. Gli spagnoli non si sono risparmiati e hanno picchiato duro, seguendo la loro filosofia ‘cholista’, che meglio interpreta la ‘garra’ che contraddistingue il loro allenatore, Diego Simeone.

E’ sempre il solito discorso di ‘cazzimma’ che il Napoli dovrebbe cominciare ad avere in misura maggiore. Perché più ne hai e più vinci. Oltre alla differenza sul piano fisico, aspetto che pendeva tutto in favore degli spagnoli e che pure alla fine è stato determinante, è nella cattiveria che i partenopei dovrebbero provare a migliorare. Ma comunque il ko di ieri non è affatto da buttare: Hamsik e compagni hanno giocato come sanno fare, dimostrando di non aver dimenticato in che modo bisogna trovarsi in campo. Mettiamoci anche i tanti cambi optati nel secondo tempo, dove il risultato è cambiato, ed ecco che esce comunque fuori qualche attenuante. Pure le motivazioni poi fanno la loro parte, ed in questo ambito il Napoli merita un voto alto: anche gli azzurri non si sono risparmiati, sciorinando ottime giocate dall’inizio alla fine.

Napoli, è comunque un ottimo viatico in vista dei preliminari Champions

E si possono mettere in risalto tanto le cose buone quanto quelle da perfezionare, dopo il match di ieri, fatto sta che comunque è impossibile e sarebbe comunque sbagliato dare qualsiasi giudizio definitivo. Le reti subite hanno visto in campo due Napoli praticamente diversi. Poi gli spunti in attacco sono stati relativamente pochi, ma questo anche per via della forma fisica ancora da trovare che contraddistingue le settimane immediatamente successive alla fine del ritiro. Sono mancati gli spunti in velocità, il marchio di fabbrica del Napoli di Sarri. Ma arriveranno, e quando accadrà partite come questa sarà più difficile perderle.

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