@NCLiveCom – Parla il tifoso napoletano aggredito: “E’ stata un’imboscata, vi racconto tutto. A Roma non ci torno più!”

Il corrispondente
NCLIVE – Le nostre interviste

Il Napoli è stato impegnato mercoledì sera nel turno infrasettimanale della quinta giornata di A contro la Lazio. La squadra di Sarri ha superato la compagine biancoceleste per 4-1. Grande festa in campo per i tre punti conquistati. Completamente diversa invece l’atmosfera fuori lo stadio. Antonio, tifoso del Napoli presente a Roma per assistere alla gara, ha infatti denunciato nel pomeriggio di ieri tramite il suo profilo Facebook l’aggressione subita nelle ore successive alla partita. Mentre si avviava a riprendere la sua auto insieme ad un amico, un gruppo di 8 persone con caschi, guanti e cinture gli ha teso un’imboscata. I due ragazzi fortunatamente sono riusciti a divincolarsi e hanno riportato solo delle ferite lievi. La redazione di Napolicalciolive.com ha intervistato telefonicamente Antonio, uno dei due supporter partenopei interessati, rivolgendogli qualche domanda in più sull’accaduto.

Ciao Antonio, innanzitutto come stai ora?

“Salve, ora meglio. L’occhio si sta fortunatamente sgonfiando”.

Abbiamo accolto la tua denuncia fatta su Facebook. Ti va di raccontarci un po’ meglio l’accaduto?

“Nel mio post ho spiegato bene ciò che è successo. Mentre io ed un mio amico ci avviavamo a riprendere la nostra auto, un gruppo di 8 persone ci ha intercettati. Hanno esclamato: “Forza Napoli” e allora noi d’istinto ci siamo girati. Capendo che eravamo dei tifosi partenopei si sono avvicinati e hanno iniziato a colpirci gridando “Napoletani di merda”. Per fortuna siamo riusciti a scappare e a seminarli. Denunciando poi tutto alla polizia”.

Il gruppo aveva segni distintivi della Lazio? Hai avuto il dubbio che potessero essere ultras romanisti?

Non avevano nulla che richiamasse alla Lazio, solo un forte accento romano. Potrebbero esser stati anche romanisti, ma non ho modo di confermarlo. Aspettavano lì qualcuno che passasse. Non ci hanno seguiti: è stata un’imboscata in piena regola”.

Eravate nel settore ospiti insieme agli altri supporter napoletani. Prima e durante la partita avevate avvertito tensioni fra le due tifoserie?

“No, prima della partita c’era tanta polizia e percorsi obbligati per noi tifosi ospiti. Nel settore dove abbiamo visto la gara avevamo a destra la Curva Sud vuota e a sinistra la Tribuna Montemario. Ci sono stati cori di sfottò da entrambe le parti, ma i tifosi della Lazio più volte sia nel primo tempo che nella ripresa hanno inneggiato al Vesuvio e hanno rivolto fischi razzisti nei confronti di Koulibaly“.

Allo stadio si è sentito il coro: “Ciro, Ciro” provenire dal settore dei tifosi biancocelesti. Poteva essere un segno di riavvicinamento fra le due tifoserie. Come mai secondo te hanno deciso di aggredirvi?

“Non lo so. La questione può essere analizzata in due modi: il coro “Ciro, Ciro” si è sentito quando la gara era sul 4-1. Poteva essere dunque rivolto a Ciro Immobile oppure al nostro Ciro Esposito. Non ti saprei spiegare il motivo dell’aggressione. O è stata una frangia violenta della tifoseria oppure erano dei tifosi romanisti”.

Secondo te, le misure di sicurezza per i tifosi ospiti in Lazio-Napoli sono state soddisfacenti? In cosa si potrebbe migliorare?

Le forze dell’ordine erano molto presenti. Sono stati adibiti anche dei parcheggi per i supporter ospiti, ma nelle partite di cartello come lo era Lazio-Napoli ci sono molti trasgressori. Sebbene ci abbiano lasciato uscire un’ora dopo la fine della partita, superata l’area antistante lo stadio Olimpico, in giro non c’era nessuna pattuglia. Quando ci hanno assaliti eravamo soli, nessuno avrebbe potuto aiutarci”.

Quella di mercoledì a Roma non era la tua prima trasferta. Dopo questo brutto episodio ritornerai a seguire il Napoli fuori casa?

A Roma ci ero stato già tre anni fa in occasione di Roma-Napoli. Già lì vidi episodi che non mi piacquero. Al momento non ritornerei nella Capitale per una partita. Per le altre trasferte magari ci penserei più di una volta prima di andarci. Vedremo”.

A cura di Oscar Maresca (Twitter @MarescaOscar)

Ecco la foto pubblicata da Antonio:

Antonio, tifoso napoletano aggredito

 

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