VIDEO AMARCORD – Da Maradona ad Hamsik, nel segno dei 115 gol

 

Un salto lungo quasi ventisette anni quello che lega Marek Hamsik a Diego Armando Maradona. Con il gol a Torino di ieri, il capitano slovacco ha raggiunto l’argentino in vetta alla classifica dei marcatori più prolifici della storia azzurra. Un record voluto, inseguito, raggiunto nonostante le critiche e le difficoltà di un momento che per Marek non è stato magnifico. Ma quel gol a Torino, nell’angolino alto a spiazzare tutti ed anche Sirigu, permette all’azzurro di eguagliare El Pibe de Oro, il calciatore più amato, quello ricordato ancora con affetto dai tantissimi tifosi azzurri in giro per il mondo. “È un calciatore eccezionale, unico” ha detto di lui lo stesso Hamsik nelle ore seguenti; nel frattempo, però, lo slovacco potrà persino superarlo quel record, voglioso di mettere il naso davanti già dalla prossima gara di campionato contro la Sampdoria.

Diego saluta Napoli, Hamsik vuole lo scudetto

Il gol numero 115 di Maradona, però, arrivò in un momento completamente diverso da quello che oggi vive il Napoli. Era il marzo del 1991, e il terremoto stava per arrivare: la squadra azzurra consegnò idealmente lo scudetto a Genova contro la Sampdoria che stravinse quel match per 4-1; il gol della bandiera fu appunto di Diego, su rigore, nel secondo tempo. Era un Napoli che aveva ormai finito un ciclo: con due scudetti e una Coppa UEFA, quella Supercoppa Italiana vinta appena qualche mese prima era stato l’ultimo trofeo di Maradona e compagni. Il passaggio generazionale, però, non fu gestito al meglio e la vicenda maradoniana complicò solo le cose. La positività alla cocaina, infatti, avrebbe chiuso di lì a qualche giorno la sua carriera azzurra, mettendo la parola fine anche ad un club che vivrà la inevitabile discesa di lì in poi.
Il Napoli che è oggi di Marek, invece, sembra ancora in rampa di lancio: non sono arrivati successi nel triennio Sarri e ora la squadra vorrebbe regalarsi e regalare ai tifosi una soddisfazione importante. Per questo Hamsik non può fermarsi: per potersi giocare il titolo fino alla fine servirà il miglior Marek nel miglior Napoli possibile, un gruppo affamato e voglioso come quello visto a Torino. Dalla Samp alla Samp: i napoletani sperano che il nuovo record, i 116 gol, possano arrivare a questo punto proprio il prossimo sabato contro i blucerchiati al San Paolo, per ripartire al meglio anche davanti al pubblico di casa.

 

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 24 marzo 1991

SAMPDORIA-NAPOLI 4-1

Marcatori: 12′ pt Cerezo, 19′ pt Vialli;  19′ st Vialli, 30′ st rig. Maradona, 40′ st Lombardo.

SAMPDORIA: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchowod, Lanna, Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini (40′ st Mikhailichenko), Dossena (21′ st Bonetti). In panchina: Nuciari, Calcagno, Branca. Allenatore: Boskov.

NAPOLI: Galli, Corradini, Rizzardi, Crippa, Francini, Renica, Venturin, Mauro, Careca, Maradona, Zola. In panchina: Taglialatela, Baroni, Altomare, De Rosa, Calemma. Allenatore: Bigon.

ARBITRO: Baldas di Trieste.

NOTE: ammoniti Corradini, Crippa e Maradona; spettatori: 29793.

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