Insigne: “Voglio portare il Napoli più in alto possibile. Vorrei essere nei panni di Hamsik”

Insigne ©Getty Images

Nel momento in cui è mancato per infortunio, il Napoli ha zoppicato ma adesso che è tornato, Lorenzo Insigne, è pronto a far volare nuovamente gli azzurri come accaduto già domenica scorsa contro la Sampdoria. Il talento di Frattamaggiore si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di “Canale 21”, che andrà in onda stasera alle 20.50 ed alle 23.35 e in replica venerdì 29 alle 18.40 e domenica 31 dicembre alle 10.00 e alle 20.05, toccando vari argomenti. A partire dalla corsa scudetto con la Juventus“Fino alla fine arriveremo in due, ma sappiamo che quest’anno il campionato è particolare e siamo tutti attaccati, anche se noi e la Juve manteniamo sempre lo stesso passo e stesso ritmo. Roma e Inter hanno un po’ di distacco e dobbiamo stare attenti perché in ogni gara c’è una trappola. La Roma ha ancora una gara da recuperare e può stare lì a darci fastidio”. Parlando del momento del Napoli ha poi dichiarato: “Non siamo stanchi, lo dicono i numeri. Il mister ce li fa vedere, stiamo correndo più del solito. Forse corriamo male, dobbiamo ritrovare compattezza”.

Napoli, Insigne si racconta a Canale 21

Segnando domenica scorsa contro la Sampdoria, Marek Hamsik ha superato Diego Armando Maradona nella classifica all time dei marcatori azzurri. Insigne ha commentato così il record raggiunto dal suo compagno di squadra: “Vorrei essere nei panni di Hamsik perché sarebbe bellissimo entrare nella storia del Napoli superando questo traguardo ma sono contento per Marek perché ha sempre dimostrato affetto ed amore per questi colori ed i tifosi. Da centrocampista superare Maradona è un grande traguardo, anche se Marek si sta preoccupando (ride) perché ci sono io che potrei superarlo”. 

Il numero 24 partenopeo ha poi parlato di Maurizio Sarri, di quanto sta imparando da lui e di un ipotetico futuro come CT dell’Italia“Il mister ci sta insegnando tantissime cose e noi siamo contenti di seguirlo perché quando scendiamo in campo ci divertiamo. È pronto per allenare la Nazionale, anche se non ce la farebbe perché lui deve stare tutti i giorni in campo. E’ un mister che cura tutti i particolari e questo è buono per noi, quando scendiamo in campo sappiamo sempre tutto sull’avversario. Nel privato con noi scherza tanto, nel momento in cui si può. Cura tutto. Nei 10 minuti di calci piazzati non vuole sentire volare una mosca, diventa una belva. Dice che i calci piazzati sono un suo pregio, quindi ci tiene molto. In quel momento cerchiamo sempre di non farlo arrabbiare. Con lui ci troviamo molto bene”. Qualche battuta anche su Benitez: “Con lui giocavo sull’esterno, dove piace a me anche se con un modulo diverso. Grazie a Rafa ho cominciato a fare la fase difensiva che non conoscevo, a tornare di più e fare movimenti difensivi”. Poi su Zeman e Mazzarri: “Il primo ha lanciato nel calcio dei grandi. Mi ha voluto a Foggia, venivo dalla Primavera. L’anno dopo avevo un accordo con il Crotone, ma quando Zeman ha firmato col Pescara mi ha chiesto se volessi seguirlo. Chiesi al Napoli di andare con lui. Mazzarri sapevo che poteva insegnarmi tanto, anche se facevo la seconda punta, un ruolo mai fatto. Ho provato a farlo”.

Su Mazzarri: “Sapevo che poteva insegnarmi tanto, anche se facevo la seconda punta, un ruolo mai fatto. Ho provato a farlo”.

Sulla mentalità dello spogliatoio, Insigne ha dichiarato: “Sappiamo di aver bisogno di tutti per vincere il campionato. E’ giusto che adesso Sarri dia spazio anche a chi ha giocato di meno, contro l’Udinese sono arrivate ottime risposte da questo punto di vista. A volte rifiatare ci sta, è giusto che l’allenatore si fidi di tutti. Abbiamo fatto quel patto, siamo più consapevoli della nostra forza e del fatto di poter fare risultato contro chiunque. Quest’anno è scattata la scintilla che ci ha fatto crescere nella mentalità e che ci ha fatto vincere anche determinate partite come quelle con la Sampdoria. Questo ci porterà lontani. Stiamo facendo il nostro campionato, cercheremo di restare in vetta fino alla fine. Non la dico quella parola. Ai tifosi mi sento di dire che tutti passino un Capodanno felice e che ci restino vicini sempre, anche nei momenti difficili. Cercheremo di dare soddisfazioni e lottare per un trofeo fino alla fine”. In merito al rapporto col pubblico di Napoli ha aggiunto: “Ci ho messo tempo per far capire ai tifosi le mie qualità e quanto posso valere in campo. Ho sempre messo il cuore per questa maglia e continuerò a farlo sempre. Il napoletano si aspetta sempre di più dal napoletano. All’inizio mi dispiaceva un po’, ma ho sempre sognato di giocare qui e portare in alto il Napoli. E’ una bella emozione essere acclamato dai propri tifosi”.

Insigne ha parlato anche del suo futuro e degli obiettivi che si è posto: “Ho la testa solo per il Napoli e spero di portare il Napoli più in alto possibile. Ci ho messo tempo per far conoscere le mie qualità ed ho sempre messo il cuore con questa maglia”. 

In merito alla sconfitta contro la Juventus per mano di Higuain, Insigne ha aggiunto: “Ci teniamo a fare bella figura contro la Juve. Brucia perdere, soprattutto con un gol di un ex compagno. E’ una grande squadra, eravamo in un momento particolare e l’abbiamo pagato. Ora dobbiamo pensare a fare altri risultati. A Crotone proveranno a metterci in difficoltà, bisognerà affrontare la gara nel modo giusto. Ci sono rimasto male per la sua esultanza, ma lui ha deciso di farla e va bene così. Mi è dispiaciuto perché è stato tre anni qua, ma se si è sentito di farla e va bene così”.

Ritornando all’esclusione dai Mondiali 2018, l’azzurro ha detto: “Ogni volta che ci ripenso sto male perché potevo essere protagonista a 26 anni di un Mondiale. Ho partecipato al Mondiale in Brasile ed ero giovane, ora invece da ragazzo più maturo potevo parteciparvi. Non è successo e mi dispiace. Mi è dispiaciuto più non andare al Mondiale che non aver giocato titolare. Ho sempre accettato le scelte di Ventura e va bene così. Con lui mi sono trovato bene. Solo in quelle gare non ho giocato, ma lui ha fatto determinate scelte e bisogna accettarle”.

Poi qualche curiosità su Insigne, dalla sua opinione sul VAR al piatto preferito: “Il VAR è una cosa buona, ci aiuta tanto. Anche gli assistenti possono sbagliare, proprio come noi giocatori. E’ giusto che ci sia qualcuno da fuori che dia una mano così si evitano tanti problemi. Mi piace tutto, mozzarella, pizza. A volte sento i miei amici napoletani come Donnarumma, D’Ambrosio che dicono che a Milano c’è qualcuno che fa la pizza buona. Lo sanno che la fanno soprattutto qui. Mi piace tanto stare a casa con i miei figli e godermi la famiglia. Mia moglie mi chiama ‘Pantofolaio'”. Parlando delle partite in questo periodo dell’anno invece, Insigne ha dichiarato: “Giocherei ogni giorno. Non siamo abituati a giocare in questo periodo, per questo servirà ancora più concentrazione per restare al primo posto, è bello essere lassù. Poi riposeremo una settimana, anche se Sarri non era tanto d’accordo. Voleva spezzare la settimana, fare tre giorni e quattro giorni. Poi ci siamo accordati, soprattutto per i sudamericani che devono tornare dalle proprie famiglie”.

Il talento napoletano ha chiuso l’intervista commentando l’addio al calcio di Paolo Cannavaro, suo ex compagno di squadra: “L’ho sentito tramite messaggio e gli ho fatto gli auguri per la sua carriera. È stato molto coraggioso. Per uno che gioca tutti i giorni fa male non giocare più. E poi ho scherzato e gli ho chiesto se voleva portarmi in Cina ma lui ha risposto “ora come ora costi troppo!””. 

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