Marino: “C’è bisogno di calciatori vincenti. Insigne? Se ha preso Raiola….”

L’ex dg azzurro Pierpaolo Marino ha parlato della situazione di Insigne, di Ancelotti e della gara contro l’Arsenal, indicando la via per arrivare al successo
Juve-Napoli, l'ex Marino
Pierpaolo Marino ©Getty Images
A Super Sport 21, trasmissione in onda su Canale 21 dal lunedì al venerdì a partire dalle 20.05, è intervenuto l’ex dg del Napoli Pier Paolo Marino, che ha espresso la sua personale valutazione sulla sfida di ieri contro l’Arsenal e sul mercato del prossimo anno.
INSIGNE“I soldi che vuole De Laurentiis non credo glieli possa mai dare qualcuno. Certo, se Insigne ha preso Raiola probabilmente ha intenzione di cercarsi un’altra squadra, non credo l’abbia preso per rinnovare. Ma dipende da quale sia la richiesta del presidente per lui. Di certo secondo me sarebbe già un ottimo punto di partenza non cedere nessun big”.
CALCIATORI VINCENTI – “C’è bisogno di calciatori vincenti e carismatici, che possano aumentare l’autostima del gruppo. Non si tratta di sostituire Mertens con Lozano, per fare un esempio, ma di acquistare top-player che abbiano già vinto e che possano dare un plus di personalità al gruppo.”

Marino: “Con l’Arsenal un Napoli double face. Ancelotti sufficiente”

L’ex dg ha poi proseguito parlando della gara contro l’Arsenal: “Ho visto un Napoli double face. Nel primo tempo mi sono arrabbiato parecchio per come la squadra è scesa in campo, ma nella ripresa ho avuto la sensazione che potesse ribaltarla e segnare almeno un gol per giocarsi meglio il ritorno. Bisogna capire quale Napoli scenderà in campo al San Paolo.”
ANCELOTTI – “Considero sufficiente finora la prima stagione di Ancelotti. Non mi ha entusiasmato ma non possiamo dire sia deludente, non era facile riprendere dopo la chiusura del ciclo Sarri. Sicuramente gli va dato anche l’anno prossimo per poterlo giudicare appieno, ma per il momento la valutazione del suo operato non può che essere senza infamia e senza lode. Ogni allenatore deve portare qualcosa di suo, altrimenti bastava prendere un altro allenatore che giocasse 4-3-3 come Sarri. Se poi un allenatore ha le sue idee tattiche è giusto che le applichi, non si può biasimare per questo. Io pazienterei quest’anno, poi il prossimo se dovesse continuare così via con le critiche feroci.”
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