Napoli, Koulibaly miglior difensore in Serie A: il premio dalla Lega

Koulibaly miglior difensore – Il senegalese è stato giudicato il miglior difensore del torneo di Serie A dalla stessa Lega, che lo premierà domenica.

Koulibaly miglior difensore
Kalidou Koulibaly ©Getty Images

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Quanto sia forte Kalidou Koulibaly non è certo un mistero. Il difensore del Napoli non ha bisogno di presentazioni. Da anni si esprime ai massimi livelli nel campionato italiano, al punto di essere considerato oggi tra i migliori, nel suo ruolo, nell’intero panorama calcistico. La sua forza, la sua intelligenza tattica, il suo fisico imponente e le sue capacità difensive lo rendono un elemento paragonabile a pochi altri. Tutto questo non è passato inosservato per la Lega Serie A, che ha deciso di premiare la grande stagione disputata dal senegalese, reputato il miglior difensore del campionato attuale. Il riconoscimento sarà consegnato al ‘K2’ domenica sera, in occasione del match tra Napoli ed Inter al San Paolo.

Questi tutti i premiati, per ruolo e non solo, dell’attuale campionato:

MIGLIOR PORTIERE: Samir Handanovic (Inter – Empoli, 38ª giornata)
MIGLIOR DIFENSORE: Kalidou Koulibaly (Napoli – Inter, 37ª)
MIGLIOR CENTROCAMPISTA: Milinkovic-Savic (Lazio – Bologna, 37ª)
MIGLIOR ATTACCANTE: Fabio Quagliarella (Sampdoria – Juventus, 38ª)
MIGLIOR GIOVANE: Nicolò Zaniolo (Roma – Parma, 38ª)
MVP – MIGLIORE IN ASSOLUTO: Cristiano Ronaldo (Juventus – Atalanta, 37ª)

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Koulibaly miglior difensore, riconoscimento meritato

Per il centrale del Napoli si tratta di un riconoscimento più che meritato, quasi dovuto. In Serie A la sua strapotenza non ha rivali ormai da anni, da quando Maurizio Sarri lo ha fatto crescere come si deve rendendolo uno dei più forti, se non il più forte, al mondo tra i difensori. La forza di Koulibaly non è solo quella che mostra sul campo, però, ma è soprattutto mentale. La montagna senegalese ha mostrato di avere la maturità giusta per superare difficoltà di ogni genere (come i frequenti ‘buu’ razzisti ricevuti) e di sapersi adattare ad ogni situazione con grande professionalità. Il suo amore per il club partenopeo, che deve tanto al suo lavoro e a cui lui stesso deve tanto per la sua crescita, è risaputo. Chissà che il suo futuro non possa essere per sempre azzurro.

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