Lo strano caso di Insigne: da propheta “a casa” a propheta in patria

Lorenzo Insigne fra i migliori contro la Grecia: ora può concretizzarsi una situazione che non si era mai verificata nella sua carriera

Non è stata certo la partita del secolo, con la Grecia che per un’ora ha praticamente rinunciato a giocare. Ma alla fine è andata: la Nazionale di Mancini si qualifica ad Euro 2020 e lo fa grazie a uno zoccolo duro che di azzurro ha più di qualcosa, nonostante quella mise violaverde un po’ – diciamo così – opinabile. Parliamo ovviamente dell’azzurro Napoli, rappresentato in parte anche da Jorginho, che a 28 anni finalmente ha l’occasione di caricarsi sulle spalle anche la Nazionale. Ma soprattutto di quell’altro 28enne che risponde al nome di Lorenzo Insigne, fra i migliori in campo, anche se non era esattamente la partita più adatta per mettere in mostra le sue indubbie qualità. E così, forse per la prima volta dopo tanto tempo, assistiamo a un Insigne che è propheta più in patria che a casa sua, dove invece non vive il miglior momento della carriera. Un inedito che la dice lunga sul momento che il capitano del Napoli vive nella sua città.

Insigne, da Sarri ad Ancelotti: ora fuori Napoli è più protetto che a casa sua

Lorenzo Insigne esulta Napoli
Insigne esulta (Getty Images)

Gli screzi con Ancelotti, che lo stesso Insigne ha confessato nell’ultima intervista, figli di un rapporto franco ma non certo idilliaco e di un equivoco tattico ormai storico, che sta condizionando anche le sue prestazioni. E quelle critiche spesso eccessive, a volte immeritate, da parte di tifosi e concittadini che non sono mai stati troppo generosi con lui, ma con un aspetto diverso rispetto al passato. Quando al Napoli c’era Sarri, Insigne era centrale nel progetto tattico azzurro, alcuni tifosi lo aspettavano comunque sempre al varco ma almeno, quando giocava la Nazionale, si schieravano al suo fianco e lo proteggevano anche dalle feroci critiche, che pure lo investivano un po’ da tutta Italia. Ora invece sembra avercela con lui più la sua Napoli che il resto del Paese. Rapporti da recuperare quanto prima: sarebbe curioso se Insigne si eclissasse nel suo Napoli e poi trascinasse la Nazionale nella spedizione europea.

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