Perché si parla di ritiro a Malta per il Napoli

L’idea del ritiro a Malta per rilanciare il Napoli durante la sosta nasce dal felice precedente del 2006. A fine stagione per Ancelotti fu trionfo.

E se proprio un ritiro, casus belli delle ultime settimane, fosse la soluzione a tutti i problemi? L’ultima idea porta a Malta dove, come ricordato da ‘il Napolista’, Ancelotti nel 2006 costruì il trionfo del suo Milan in Champions League e da dove magari potrebbe ora ripartire la stagione del Napoli. Sempre che De Laurentiis decida davvero di confermare l’attuale tecnico almeno fino a giugno.

Allenamento Napoli
Allenamento Napoli (Getty Images)

Ritiro a Malta per il Napoli? Il precedente del Milan 2006/07

Nel 2006, primo anno post-Calciopoli, il Milan allenato da Ancelotti parte malissimo conquistando appena 13 punti in 13 partite dalla quarta alla sedicesima giornata e scivolando addirittura in zona retrocessione. ‘San Siro’ allora, come il ‘San Paolo’ oggi, fischia sonoramente gli uomini di Ancelotti in maglia rossonera. Ecco perché, nonostante le due vittorie ottenute prima della sosta natalizia, la società in accordo con Ancelotti sceglie di sfruttare la pausa per un ritiro a Malta dove la squadra si ritrova e costruisce le basi per il trionfo di fine stagione, quando il Milan alzerà al cielo di Atene la Champions League. Ancelotti nel suo libro racconta così quanto avvenuto davvero a Malta in quei giorni: “Lì siamo rinati, abbiamo cominciato ad andare a una velocità decente: sembravamo un’altra squadra, tanto che nel giro di qualche tempo si è iniziato a parlare del famoso Patto di Malta. Talmente famoso che non c’è mai stato. Non so che cosa sia”. Adesso a lanciare l’idea di un sequel del Natale a Malta in salsa azzurra è ‘La Gazzetta dello Sport’, secondo cui un periodo insieme lontano da Napoli potrebbe ricompattare società, squadra e allenatore verso l’obiettivo comune. Magari stavolta non arriverà la Champions League ma già finire tra le prime quattro sarebbe un ottimo risultato.

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