Ancelotti spera nel Magnifico: perché Milan-Napoli sarà la partita di Insigne

Dalla Nazionale al Milan, Insigne si prepara a riabbracciare il Napoli e affrontare i rossoneri, un avversario particolare per il numero ventiquattro azzurro

Lorenzo Insigne tribuna Genk
Lorenzo Insigne (Getty Images)

Settimane e settimane di polemiche. Il mal di testa non sarà certo mancato a Insigne, tra il marasma dello spogliatoio azzurro e le bordate di fischi che il San Paolo ha rigettato sulla squadra, tra allenamento (massacro) a porte aperte e la Caporetto contro il Genoa. Fortuna che è arrivata la sosta per le Nazionali e quell’Italia da record, dove il buon Lorenzino ha trovato anche il tempo di metterla dentro e scrollarsi di dosso qualche parolina di troppo.

Adesso, al rientro ci sarà il Milan, da affrontare a San Siro, ultimamente terra di conquiste anche per qualche inattesa outsider. Il Napoli non espugna il feudo rossonero dal gennaio del 2017, in quel freddo sabato 21, dove l’anno da record di Maurizio Sarri cominciò a deflagrare in tutta la sua ammaliante bellezza. E in quella notte, andò a segno proprio Lorenzo Insigne, che contro i rossoneri sembra avere un conto aperto e che Ancelotti spera non chiuda proprio sabato prossimo, quando alle 18.00 verrà fischiato il calcio di inizio di Milan-Napoli.

Milan-Napoli, rossoneri vittima preferita di Lorenzo Insigne. E non solo…

Già, perché quando Insigne incrocia il Milan, il suo mirino appare più preciso del solito. I rossoneri sono la vittima preferita del capitano azzurro (al pari di Sampdoria e Fiorentina), che in tredici incroci di Serie A ha messo a segno 6 reti e 1 assist. E non solo: da quando Insigne veste la maglia del Napoli, in campionato, gli azzurri hanno perso soltanto una volta contro il Milan (2-0, a San Siro, il 14 dicembre 2015), ma con lo stesso Insigne fuori per infortunio. Ciò significa che il Napoli non ha mai perso contro il Milan, in campionato, quando il numero ventiquattro azzurro compare nella colonnina dei titolari.

Una statistica che può valere quel che può valere, ma che può far sorridere almeno un minimo Carlo Ancelotti. E contro i rossoneri, potrebbe risultare determinante quel Lorenzo Insigne tanto bistrattato dalla piazza e mai veramente in sintonia con il tecnico emiliano. Piccole speranze, fiammelle che possono riaccendere l’entusiasmo di Napoli e del Napoli. E chissà, magari ammorbidire la posizione di De Laurentiis, pronto a muovere guerra ai rivoltosi. Al terreno del San Siro l’ardua sentenza.

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