Juventus-Napoli non finisce: la partita è sui social. Il CTS conferma il potere delle ASL

Juventus-Napoli, le parole di De Luca accendono ancora di più gli animi nella questione. Il CTS conferma il potere delle ASL nel vietare le trasferte

Juve-Napoli si gioca ancora, ma si gioca sui social e sui giornali. La partita della discordia si è ormai spostata dal terreno di gioco, dove, a dirla tutta, non è mai andata davvero in scena, e ora prosegue fuori campo, con attori e protagonisti anche inattesi. Come Vincenzo De Luca, che ha spiazzato la Juve e i giornali torinesi con quell’attacco diretto ad Andrea Agnelli: “Sono parole penose quelle di Agnelli – ha detto De Luca in conferenza stampa – dovrebbero ringraziarci per aver scongiurato un focolaio”. La Juventus ha incassato e non ha risposto, fiduciosa che alla fine il riscontro arriverà dal Giudice Sportivo che fra mercoledì e giovedì dovrebbe decidere sul 3-0 a tavolino. Vittoria alla Juve, punto di penalizzazione o forte multa per il Napoli. Sono diverse le ipotesi sul tavolo ma alla fine il club azzurro potrebbe anche avere ragione e ottenere il rinvio della gara senza alcuna sanzione. La procura federale ha indagato sul rispetto del protocollo ma intanto dal punto di vista clinico il Napoli è uscito meglio di altre squadre: tutti negativi gli ultimi tamponi, al momento non è a rischio Napoli-Atalanta prevista per sabato 17 ottobre.

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Juventus-Napoli, il CTS in soccorso agli azzurri: “L’ASL può vietare le trasferte”

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Il pallone della Serie A (GettyImages)

Intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, il membro del CTS Braconaro ha confermato che l’ASL può vietare le trasferte: “Le ASL dipendono dalla regione e hanno competenze specifiche. Impedire la trasferta, quindi la mobilità di una società, è nei loro poteri. Se vogliamo bene al calcio, dobbiamo chiarire delle cose“.

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