Cosa è mancato al Napoli: coraggio, cazzimma e fame

Cosa è mancato al Napoli per vincere la Supercoppa Italiana: contro la Juventus una squadra poco coraggiosa e senza fame.

Poteva essere un’altra notte da sogno, invece il Napoli torna da Reggio Emilia leccandosi le ferite dopo una prestazione decisamente al di sotto delle aspettative. Il tutto contro una Juventus ancora convalescente dopo la sconfitta di San Siro ma capace di concedere poco o nulla e colpire nel momento decisivo della partita.

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Cos’è mancato al Napoli: poco coraggio contro una brutta Juve

Ma cosa non ha funzionato nel Napoli mercoledì sera? Cosa ha trasformato la squadra capace di travolgere 6-0 la Fiorentina in campionato solo tre giorni prima? Negli uomini praticamente nulla, dato che l’unica novità era rappresentata dal rientro di Di Lorenzo in difesa. A fare la differenza è stato l’approccio alla gara. Molle, quasi pavido, di fronte a un avversario dal nome altisonante ma il cui attuale momento di (scarsa) forma imponeva maggiore coraggio. Il Napoli invece non ha mai pressato alto la Juventus, permettendo ai bianconeri di palleggiare a lungo nella propria metà campo e trovare spesso l’imbucata tra le linee soprattutto per Kulusevski. Questo ha permesso agli impauriti avversari di prendere coraggio. E poco conta che l’unica vera occasione del primo tempo sia stato il colpo di testa del solito Lozano parato da un super Szczesny.

Gennaro Gattuso
Gattuso in panchina (Getty Images)

Coraggio, fame, cazzimma: qual è il vero Napoli?

Nella ripresa infatti, con l’ingresso di Bernardeschi al posto di uno spento Chiesa, la Juventus ha conquistato ulteriormente campo chiudendo di fatto il Napoli nella propria metà campo fino al goal di Cristiano Ronaldo. A quel punto molti si aspettavano la reazione del Napoli ma la scossa non è arrivata neppure con i cambi. Anzi gli azzurri hanno sprecato pure la grande occasione del possibile pareggio col rigore calciato fuori da Insigne. Il capitano ha spento la luce nella serata più importante, ma anche Zielinski non è mai stato un fattore della partita. Il polacco, ben ingabbiato da Arthur e Bentancur, non l’ha praticamente vista ed il gioco del Napoli di Gattuso fatto di ripartenze improvvise ne ha ovviamente risentito. Mercoledì sera a Reggio Emilia, insomma, al Napoli non è riuscito niente. Questione di tattica, forse, ma soprattutto di coraggio, fame e cazzimma contro una Juventus meno brillante degli ultimi anni ma più vogliosa di alzare al cielo la Supercoppa Italiana rispetto agli azzurri che ora si interrogano: qual è il vero Napoli?

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