Genoa-Napoli, un avversario “speciale”: l’assurda storia del giovane Kallon

La storia del giovane Kallon, arrivato in Italia su un barcone quando aveva 14 anni. Sarà titolare contro il Napoli.

Il debutto in Serie A nell’ultima giornata del campionato 2020/21, a Cagliari. Poi il gol decisivo in Coppa Italia e il palcoscenico di ‘San Siro’ contro l’Inter alla prima di questa stagione, quando è stato il più pericoloso dei suoi. Ora per Yayah Kallon è finalmente arrivata l’ora di giocare davanti al pubblico del Genoa anche in Serie A e lo farà domenica sera contro il Napoli.

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La storia di Kallon: 8 mesi in viaggio per raggiungere l’Italia

Classe 2001, seconda punta di ruolo, Kallon è stato ormai stabilmente promosso dalla Primavera rossoblù con cui ha realizzato nove gol e fornito sette assist. Un predestinato insomma, a partire dal cognome, che porta alla memoria un altro Kallon (Mohamed) ex tra le altre dello stesso Genoa e dell’Inter ma del quale Yayah non è neppure lontano parente. In comune i due Kallon quindi hanno solo il Paese d’origine, la Sierra Leone, da cui il nuovo attaccante del Grifone scappa quando ha solo 14 anni su un barcone diretto in Italia.

Kallon Inter Genoa
Kallon in azione (Getty Images)

Il tutto dopo aver percorso l’intera Africa a piedi in otto mesi per sfuggire a un gruppo terroristico che arruolava i bambini. Un viaggio lungo e molto costoso, durante cui Kallon è stato anche rapinato di tutti i suoi risparmi dopo aver lavorato come cameriere o muratore per ottenere il denaro necessario: “All’inizio ero da solo poi lungo il percorso ho incontrato ragazzi di tanti paesi, dalla Costa d’Avorio al Senegal al Mali ed anche se non parlavamo la stessa lingua abbiamo fatto gruppo”.

Bocciato dall’Entella, l’occasione al Genoa

Quindi finalmente lo sbarco a Lampedusa, poi il trasferimento a Scicli e quindi a Genova e in Piemonte. Bocciato al provino dall’Entella, a scommettere sul piccolo Kallon sono i rossoblù che ora si coccolano questo talento grezzo che ha lasciato l’Africa per sfuggire alla morte e inseguire un pallone. Lo stesso sogno di tanti suoi coetanei in giro per il mondo che sembra diventato realtà.

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