Napoli, idea Ndombele: perché non può mai essere un affare alla Anguissa

Fra gli obiettivi del Napoli c’è anche Tanguy Ndombele, centrocampista in uscita dal Tottenham. Ma l’affare dello scorso anno non può essere replicato

Non poteva che drizzare le antenne, il Napoli di De Laurentiis e Giuntoli, perché l’affare è davvero succoso. Il Tottenham ha messo praticamente fuori rosa – tra gli altri – Tanguy Ndombele, 26enne centrocampista che il Tottenham ha acquistato solo 3 anni fa dal Lione per una cifra inverosimile. Furono 62 (più 10 di bonus) i milioni spesi dalla dirigenza del club londinese per assicurarselo, una cifra record che solo quest’estate è stata superata (di pochissimo) da quella spesa per acquistare Richarlison dall’Everton.

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Tanguy Ndombele (Foto LaPresse)

Un acquisto che doveva rappresentare il presente e il futuro degli Spurs, ma evidentemente non è andata così. Esordio con gol all’Aston Villa che lascia presagire un impatto devastante, poi un lento declino che culmina col mesto ritorno al Lione, in prestito, lo scorso gennaio. Rientrato alla base per lui non c’è proprio più spazio, al punto che Conte decide che non potrà allenarsi col resto della squadra. Cessione inevitabile, e come spesso accade in questi casi più passano i giorni più l’appetibilità di Ndombele cresce con l’abbassarsi delle pretese del Tottenham.

Ndombele verso il Napoli: prestito sì, ma il riscatto è una chimera

Ma non è questo il caso, per ovvi motivi: Ndombele al Tottenham guadagna la bellezza di oltre 12 milioni di euro. Un ingaggio completamente fuori dalla portata del Napoli, che se proprio vuole prenderlo dovrà puntare ad un enorme contributo (almeno il 70%) da parte del Tottenham. Certo, il diritto di riscatto può anche essere impostato, ma presumerebbe che poi Ndombele accetti una decurtazione di una decina di milioni dal suo salario annuale, nel caso in cui il Napoli decidesse di acquistarlo.

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Tanguy Ndombele (Foto LaPresse)

Più che affare alla Anguissa si potrebbe parlare di affare stile Kepa, o almeno quello che doveva essere l’affare Kepa. Prestito secco oneroso con buona parte di stipendio pagata dalla squadra proprietaria e poi, a fine anno, amici come prima. Ndombele torna al Tottenham che prova a cederlo a una squadra che può accollarsi il suo ingaggio o riparte con un nuovo prestito. Giuntoli farebbe un gran colpo anche così, ma di certo le velleità di acquistarlo a fine anno sarebbero più una chimera che altro.

Le cifre dell’affare Anguissa e il riscatto a fine stagione

Un affare vero per il Napoli, che negli ultimi anni ci sta abituando a questi colpi dalla Premier a prezzo di saldo. Prima Bakayoko, poi lo scorso anno il colpaccio Frank Anguissa che era fresco retrocesso in Championship con il Fulham e che non vedeva l’ora di andar via. Il Napoli fiutò l’affare, lo fece decantare il giusto per poi piazzare la stoccata al momento giusto, quando poteva strappare le condizioni più vantaggiose. Prestito oneroso a 400 mila euro e diritto di riscatto a 15 milioni, con metà ingaggio (su un totale di 3,5 milioni netti) pagato dal Napoli e metà dagli inglesi. Stagione meravigliosa del centrocampista camerunense e riscatto praticamente obbligato, peraltro con la concessione che i 15 milioni vengano pagati in 3 rate. Un affare che ha fatto scuola, tanto che ora ogni acquisto in prestito che sta per fare il Napoli viene definito sempre affare “alla Anguissa”.

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