I due nuovi leader del Napoli: la coppia che non ti aspetti

Il Napoli ha due nuovi leader inamovibili. E no, non sono quelli che ti aspetti. La strana coppia fa le fortune di Spalletti

A rubare la scena in questo avvio di stagione del Napoli sono certamente stati i nuovi arrivi. Kvaratskhelia, nuovo idolo del Maradona, che ha già messo insieme 4 gol e 2 assist in 6 partite stagionali portando dribbling, spunti e qualità al gioco azzurro. Simeone, abile nove in grado di non fare rimpiangere Osimhen e di portare al Napoli astuzia e senso del gol. Raspadori, che con il gol allo scadere contro lo Spezia ha fatto intravedere il contributo fondamentale che è destinato a dare alla squadra azzurra. Kim Min-jae, una vera roccia che permette al Napoli di giocare alto, con in aggiunta anche il sempre utile vizietto del gol.

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Luciano Spalletti (LaPresse)

A rubare la scena sono stati i nuovi arrivi, dicevamo. E non potrebbe essere altrimenti. Si è parlato molto in estate della rivoluzione della rosa del Napoli, che in estate ha cambiato davvero tanti uomini subendo anche partenze importanti, come quelle di Koulibaly, Mertens o Insigne. Non si è parlato abbastanza, però, di chi è rimasto. Dei punti fermi che dallo scorsa stagione continuano con continuità a dare il contributo alla causa azzurra. I veri leader, infatti, vestivano già azzurro.

La strana coppia, Anguissa e Lobotka i leader che non ti aspetti

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Lobotka e Anguissa sempre più al centro del Napoli (laPresse)

La Gazzetta dello Sport, non a caso, regala le copertine al centrocampo azzurro. Zambo Anguissa e Stanislav Lobotka hanno letteralmente preso per mano gli azzurri in questo avvio di stagione. Un duo che non ti aspetti, figlio ancora una volta delle grandissime intuizioni del ds Cristiano Giuntoli.

Coma fa notare la rosea, Anguissa è nel periodo di forma migliore da quando è arrivato al Napoli. Già lo scorso anno il centrocampista, arrivato in azzurro in prestito con diritto di riscatto fissato a soli 15 milioni, aveva sorpreso tutti per continuità e affidabilità. Quest’anno, il camerunense ha abbinato alle suo doti fisiche e alle qualità in fase di contenimento ha aggiunto anche un grande contributo in fase offensiva, con già due assist e un gol in appena sei partite. Una crescita esponenziale. Così come quella di Lobotka.

Da comprimario a padrone assoluto del centrocampo. L’escalation di Lobotka sotto la guida di Spalletti è stata sotto gli occhi di tutti. Quantità, corsa, qualità nella manovra, ma soprattutto resistenza. Non a caso Spalletti lo ha affettuosamente chiamato “cinghialotto” proprio per la sua straordinaria caratteristica di riuscire, nonostante l’altezza non da gigante, a tenere botta fisicamente contro chiunque senza farsi spostare e perdere il pallone. Lobotka è diventato un centrocampista totale.

Sono loro il vero motore degli azzurri. Tra le accelerate di Kvara e Osimhen e il muro di Kim e Rrahmani c’è una diga di quantità e personalità capace di rendere il Napoli la squadra divertente e propositiva vista in questo avvio di stagione.

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