Aggressione di Assago: quella a Pablo Marí potrebbe non essere casuale

Emergono nuovi dettagli riguardo l’aggressione al centro commerciale di Assago dove cinque persone, tra cui Pablo Marí, sono state accoltellate. A parlare del movente è stato proprio l’aggressore.

Tra le vittime c’è Pablo Marí, difensore del neopromosso Monza di Berlusconi e Galliani.

Pablo Marí
Pablo Marí, difensore del Monza aggredito ad Assago [credit: ANSA] – Napoli Calcio Live
Il difensore potrebbe non essere stato colpito causalmente, il retroscena emerso ha sconvolto tutti.

Marí aggredito a Milano: sarà out per un po’

Singolare episodio occorso a Pablo Marí che, in giro per il centro commerciale Milanofiori di Assago, è stato accoltellato alla schiena improvvisamente. Insieme a lui altri tre feriti e un uomo, dipendente della struttura, è deceduto. La tragedia ha toccato tutti per la ferocia con cui l’uomo ha aggredito gli avventori e, per rispetto dell’uomo rimasto vittima, il Monza ha osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio del match contro il Bologna all’U-Power Stadium. A seguito di questo avvenimento il calciatore è stato costretto a sottoporsi ad intervento chirurgico per suturare i tessuti muscolari e potrebbe rimanere lontano dai campi di gioco per almeno tre mesi. Secondo quanto emerso dalle indagini degli inquirenti, inoltre, Pablo Marí non sarebbe stato aggredito casualmente.

La verità dall’aggressore: il movente del gesto è sconvolgente

Il giudice per l’indagine preliminare ha ascoltato l’aggressore di Assago, il quale avrebbe spiegato le ragioni del suo gesto che è costato la vita a Luis Fernando Ruggieri, cassiere del supermercato all’interno della struttura, e che costerà un lungo stop al calciatore del Monza.

Pablo Marí
Pablo Marí, difensore del Monza aggredito ad Assago [credit: ANSA] – Napoli Calcio Live
Secondo quanto riportato dal Gip, l’aggressione a Marí non sarebbe stata casuale. La spiegazione l’ha fornita proprio l’aggressore, ecco le sue parole: “Quando ho visto che tra i clienti dell’ipermercato c’era un calciatore, ho provato invidia perché lui stava bene e io invece male. Allora l’ho colpito con un coltello“.

Le vittime di Milanofiori, dunque, si sarebbero rese “colpevoli” di apparire più felici dell’aggressore che, alla vista di un uomo di successo come un calciatore, ha perso il controllo ed è corso proprio alle spalle di Marí per accoltellarlo, come testimoniato anche dalla moglie del difensore brianzolo.

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