In casa Napoli, dopo i casi che hanno visto protagonisti David Neres e Juan Jesus, scatta l’allarme. E’ stata, infatti, rubata l’auto ad un terzo calciatore e la cosa adesso diventa seriamente sospetta. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e quali sono i dettagli da conoscere.
La situazione attorno alla squadra di Antonio Conte si sta facendo inspiegabilmente tesa e preoccupante. Nonostante i risultati della squadra, che ha conquistato il primo posto in classifica, i calciatori in maniera del tutto inevitabile non si sentono più al sicuro. Si sperava, infatti, che il caso di David Neres fosse isolato.
In realtà, invece, l’episodio capitato a Juan Jesus, ben più inquietante per come è avvenuto, con il calciatore tenuto per tanto tempo sotto controllo usando anche gli Airtag, ha fatto sorgere qualche sospetto. In tal senso, arriva un terzo episodio che fa scattare a tutti gli effetti l’allarme per tutte le parti in causa.
Auto rubata ad un terzo calciatore: la ricostruzione
In diversi contesti ed in momenti storici differenti, le autorità hanno indagato per vederci chiaro sulle pressioni che venivano fatti ai danni della SSC Napoli. Adesso arriva una svolta non di poco conto, dal momento che un terzo caso in pochissimo tempo spaventa i tifosi ed i calciatori e fa pensare a qualcosa di molto più grave.
Stando a quanto raccontato da CalcioNapoli24, infatti, è stata rubata l’auto a Matteo Politano. L’ex Sassuolo rappresenta la terza vittima della malavita dopo i casi che hanno visti protagonisti, loro malgrado, i due brasiliani. Andiamo a vedere nel dettaglio come è avvenuto questo ennesimo caso di cronaca.
Napoli, terzo calciatore danneggiato: aumentano i sospetti
Come raccontato dal giornale prima citato, il calciatore si trovava in un ristorante a Posillipo ed all’uscita non ha trovato la sua auto. Il giocatore ha denunciato l’episodio alle autorità e sotto potrebbe esserci qualcosa di molto importante.
Potrebbe esserci, infatti, un filo rosso a collegare i tre episodi, con delle pressioni da parte della malavita nei confronti di Aurelio De Laurentiis, che non si è mai voluto piegare, in venti anni, alla volontà ed alle pressioni da parte della criminalità locale. Le autorità, ovviamente, adesso andranno avanti nelle indagini per vederci chiaro, con la paura nello spogliatoio del Napoli che non può non aumentare.